DRAGONERO N. 42 “IL PATTO DELLA STREGA” – Recensione

Bentornati, avventurieri dell'Erondar!

10 Nov 2016

Dopo la doppia storia che ha raccontato il raduno annuale degli scout (  Racconti di viaggio e Sentieri smarriti ), il nostro Scout imperiale preferito si prepara a vivere un’avventura in solitaria che lo porterà a fronteggiare la peggiore delle arti oscure: la necromanzia.

Prima di accompagnare Ian nella sua missione di questo mese, vi ricodiamo che è già disponibile da metà ottobre ( sia in edicola, che in libreria o nello store Bonelli ) il secondo volume da collezione di Dragonero, Nella terra dei Ghoul, che raccoglie la doppia storia raccontata negli albi 18 e 19 della serie regolare; questa bella edizione ripropone la vicenda a colori, aggiungendo al termine del materiale inedito che farà la felicità di ogni appassionato di Dragonero.

Vi ricordiamo anche di dare una sbirciatina alla chiaccherata con soggetto Dragonero che abbiamo avuto modo di fare a Lucca con Stefano Vietti e Luca Enoch!

Proprio Enoch si occupa del soggetto de Il patto della Strega, ma ora tuffiamoci nella lettura!


IAN DEVE AFFRONTARE UNA FEROCE CREATURA CHE MINACCIA UN VILLAGGIO, SCOPRENDO OSCURE FORZE ALL’OPERA

Prima di addentrarci nella missione di Ian, leggete con attenzione Le cronache dell’Erondar di Luca Barbieri, perchè la distinzione delle diverse scuole di magia oscura presentate in questa introduzione ci tornerà molto utile nella lettura dell’albo, oltre ad essere un ennesimo segno della profondità dell’ambientazione di Dragonero.

Ian viene inviato a indagare su una strana serie di violenti omicidi che avvengono nella cittadina di Obran, rientrante nel feudo del conte Varo Kastvan, vecchio amico della famiglia Aranill. Ad accompagnare Ian non ci saranno gli amici di sempre, ma Arysa, una curatrice con un passato da bestiario (cacciatore di animali rari e pericolosi); il duo dovrà non solo dare la caccia ad un essere che sempre uscito da un incubo ma dovrà anche indagare per scoprire la verità dietro l’origine della feroce creatura.

Soggetto e sceneggiatura (opera i Enoch e Giovanni Eccher) sono perfetti.

La figura di Arysa è intrigante, viva e si adatta alla perfezione alla storia; il suo percorso di vita, profondo eppure raccontato in breve, riesce a stimolare nel lettore una certa empatia che subito fa affezionare alla donna. Il suo volersi isolare dal mondo come punizione per la sua vita precedente, i dedicarsi pienamente agli altri ed alla piccola Thora sono un elemento centrale nella scelta di seguire Ian, il suo desiderio di espiare colpe precedenti è ciò che la porta ad avventurarsi in una storia che rischia di riaprire vecchie ferite. Tratto distintivo di Dragonero è il curare con attenzione anche i personaggi secondari, il renderli figura passeggere ma al contempo indelebili, parte integrante di un intreccio narrativo che si dipana albo dopo albo, tessere del puzzle della macrotrama che non stonano mai. In Il patto della strega sono fondamentali anche i mercanti attaccati ad inizio albo dalla creatura, utili non solo a dar ritmo alla storia in oggetto, ma anche a dar voce alle voci scontente dell’andamento dell’impero (come durante lo sfogo frustrato nella taverna di Obran); la presenza del quartetto diventa anche l’occasione per animare la caccia alla creatura, con la loro presenza ingombrante, ma che possiamo perdonare se non altro per il divertente momento del taglio della barba del nano Hung!

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Anche il nostro Ian ha modo in Il patto della strega di riconfermare il suo carattere, la sua anima compassionevole e decisa, restia ai facili giudizi e sempre pronto a proteggere anche la creatura più pericolosa, fino al raggiungimento della verità; in questo albo continua la sua lotta di volontà con Tagliatrice Crudele, uno scontro interiore che Ian sembra ancora in grado di dominare, ma che diventa sempre più gravoso.

Lo svolgimento della trama, la caccia alla creatura e l’incontro con gli intraprendenti mercanti sono tutti ottimi spunti, ma il fulcro della vicenda è nella strega citata nel titolo dell’albo. Con un abile narrazione per gran parte della vicenda la nostra attenzione è dirottata verso la caccia alla creatura, e la strega rimane quasi un personaggio minore; è con la cattura della creatura, con la scoperta della sua identità e con il rito che Asyra effettua che il nostro Ian passa da cacciatore ad investigatore, con la sua attenzione (e la nostra) concentrata sulla figura della strega. Il gioco di ombre ordito da Enoch e Eccher è accattivante, la lenta rivelazione della verità e il finale toccante sono elementi che arricchiscono la storia.

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Ed in ogni situazione ci sono gli ottimi disegni di Antonella Platano. Sia che si tratti di ritrarre l’oscuro appostamento nella foresta notturna che l’inquietante rituale, il tratto della Platano adempie al suo compito perfettamente; la sua mano disegna scenari evocativi e primi piani precisi e che rispecchiano le emozioni dei personaggi, il tutto inserito in inquadrature tali da trasmettere in pieno l’emozione del momento. Particolarmente suggestive le tavole di pagina 96 e 97, in cui la tragedia lascia il posto alla sopraggiunta pace, resa in modo poetico oltre che nel tratto anche nel dialogo. Matteoni mette la firma alla copertina, inquietante e foriera di emozioni intense come sempre, con un Ian che sembra schiacciato dalla minaccia nell’ombra,

CONCLUSIONI: Dopo aver salutato Asyra, Ian ha tempo di riprendersi da questa avventura fino al 9 dicembre prima di affrontate una sfida inquietante che lo porterà ad affrontare L'orrore di Teoan (e già la copertina promette qualcosa di spettacolare).

VOTO FINALE: 7.5

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 10.11.2016
  • SOGGETTO: Luca Enoch, Giovanni Eccher
  • SCENEGGIATURA: Luca Enoch, Giovanni Eccher
  • DISEGNI: Antonella Platano
  • COLORI:
  • CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore
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