Prima di sederci accanto agli Scout imperiali e prendere parte ad una delle loro tradizioni più sentite, vi ricordo che questo mese ci saranno bene due uscite di Dragonero; dopo aver letto Racconti di viaggio, infatti, potremo tornare a seguire le vicende di Ian con l’uscita del Dragonero Magazine prevista per il 22 settembre!
Ricordato questo appuntamento, possiamo prendere parte all’annuale raduno degli Scout che anima questa doppia storia che ci terrà compagnia anche ad ottobre; come ben sanno gli affezionati lettori di Dragonero, ogni anno Ian e i suoi colleghi si ritrovano per condividere esperienze e godere un momento in cui possono confrontare le informazioni accumulate sui propri diari di viaggio, ma soprattutto rinsaldare amicizie e godere della reciproca compagnia.
Luca Barbieri, nelle Cronache dell’Erondar, tratteggia un ritratto perfetto del corpo degli Scout, presentandoci alcuni dei membri, ma soprattutto dando una calzante descrizione di cosa siano li Scout, del loro modo di intendere la missione, ricordando anche come sia il corpo militare imperiale più aperto e che rappresenti un esempio di integrazione!
GLI SCOUT IMPERIALI INCARNANO PIENAMENTE IL LORO MOTTO: DIVERSO È IL PASSO, UGUALE È IL CUORE
Racconti di viaggio si presenta come una gioviale adunata di amici, aiuta il lettore a conoscere meglio questa compagine di soldati che hanno ben poco dell’ideale militare; sono anime ribelli, alcuni delusi da una vita di caserma che ha tradito le loro aspettative, altri giunti a questo ruolo da vie travagliate e da luoghi lontani. Il loro senso di famiglia, di unione è coinvolgente, come lo sono le frecciatine bonarie tra amici, le relazioni più personali che si instaurano tra alcuni e il momento del ricordo di chi è stato perduto nel cammino.
Vietti riesce a racchiudere tutto questo in dr, dandoci la sensazione di esser presenti alla cena della prima sera, come commensali e fratelli di viaggio degli Scout; non manca il contatto con la continuity di Dragonero, il riferimento alla presenza invisibile ma opprimente di Ausofer, e alle sue subdole manipolazioni, che sembrano estendersi anche agli Scout. Racconti di viaggio ci lascia intendere come possano esserci dei piccoli cambiamenti all’orizzonte anche per Ian e compagni, delle novità che possono cambiare delle tradizioni a cui questa famiglia (perchè di questo si parla!) è legata. L’idea di rendere questo appuntamento annuale degli Scout il pretesto di presentarci diverse storie, unite tra loro dalla condivisione fra amici, è affascinante, arricchisce il parterre di personaggi della serie, dando più identità al corpo di appartenenza di Ian, ma soprattutto arricchendo di profondità il contesto narrativo della serie, sfruttando la freschezza di un volto nuovo o poco conosciuto, ma comunque familiare per il lettore.
Intelligente anche la scelta di affidare a diversi disegnatori i vari racconti, trasformando il tratto di ogni artista nella voce del narratore. La squadra chiamata a dare corpo alle diverse storie è ben nutrita (Fabio Babich, Fabrizio Galliccia, Manolo Morrone e Salvatore Porcaro), ma nonostante siano facilmente distinguibili i diversi stili, in ogni tavola di ogni pagina si nota una ricchezza di dettagli, la cura con cui ogni autore ha prestato la propria opera per questo albo corale. Le scene d’azione sono tutte evocative e dinamiche, gli interni del nuovo rifugio degli Scout o le foreste in cui si muovono i soldati sono tutti magnificamente tratteggiati.
A dare il tocco finale, troviamo il lettering di Marina Sanfelice, che riesce a mantenere l’identità di ogni personaggio tramite il loro linguaggio, sempre adatto ad ogni frangente, con dialoghi reali e convincenti.
Come sempre, la copertina è affidata a Giuseppe Matteoni, che realizza una tavola che incarna in pieno lo spirito degli Scout e delle loro avventure!