DRAGONERO N. 46 “NEL CUORE DELL’IMPERO” – Recensione

9 Mar 2017

Bentornati, avventurieri dell’Erondar!

Sabato 4 marzo, nella cornice di Cartoomics, ho avuto la fortuna di trovare allo stand Bonelli la variant di questo Nel cuore dell’Impero, un punto focale nella macrotrama di Dragonero; con la consueta cortesia, Stefano Vietti, Luca Enoch e Giancarlo Olivares hanno accolto noi appassionati con un sorriso e una dedica, ed è per rispetto a questa gentilezza che mi son trattenuto fino all’ultimo nello scrivere questa recensione.

Perché questo albo è un qualcosa di strepitoso, ed è un segno che sia proprio in questa occasione che abbiamo la prima edizione variant per le avventure del nostro scout; il consiglio che vi do è di acquistare assolutamente questa variant (chiedete alla vostra fumetteria o visitate il sito Bonelli) perché la portata degli eventi in questo numero è a dir poco storica.

Da diversi mesi noi fedeli compagni di Ian stiamo trepidando per l’arrivo della saga delle Regine Nere, e le prime avvisagli di questa futura guerra si sono già intraviste. Con Nel cuore dell’Impero questo senso di imminente pericolo viene reso quasi fisico, invade con prepotenza la vita dei nostri eroi e della corte di Vahlendart.


UNA MINACCIA AL CUORE STESSO DELL’IMPERO METTE IAN DI FRONTE AD ALCUNI SEGRETI VITALI!


In una notte tempestosa, Alben compare all’improvviso nella casa di Ian attraverso un portale magico, invocando il suo aiuto per difendere l’Impero da un repentino attacco delle truppe delle Regine Nere, che non esitano a usare anche creature varie per portare scompiglio nel cuore del palazzo imperiale. Ian e Alben dovranno sedare questo impetuoso assalto, scoprendo sia il motivo dell’incursione che la modalità con cui viene portato; dirvi di più della trama sarebbe un delitto, quindi lascio a voi scoprire cosa ha architettato Vietti per tenerci incollati alle pagine.

La meraviglia di questo numero 46 non è tanto la stupenda copertina di Giancarlo Olivares (giustamente riproposta in versione poster), ma il modo in cui i tanti fili della trama intessuti in questi anni stiano iniziando a comporre un mosaico coerente e sorprendente; la capacità degli autori nel creare un mondo che sia curato sotto ogni aspetto è innegabile, non solo hanno dato corpo ad una vita sociale precisa, ma sono riusciti a dar respiro ad un mondo invisibile, di ombre e segreti che ora inizia a far sentire il suo peso, tra macchinazioni e sottili inganni travestiti da generose ricompense.

Alcune figure che abbiamo mal giudicato nei numeri passati mostrano ora la loro vera natura, con un ribaltamento di fronti che lascia di sasso, ci spinge a correre alla nostra libreria e ripescare vecchi numeri per ritrovare dei riferimenti che avvallino quando detto in Nel cuore dell’Impero. Fatelo, perché io ci ho provato e vi assicuro che tutto si incastra alla perfezione! Questo albo è essenziale, credetemi, mostra, forse per la prima volta, la vera faccia dell’Erondar e le sue origini, dandoci una nuova chiave di lettura per l’intera serie.

Non è solo la costruzione della tanto attesa saga che anima questo numero, ma anche le motivazioni di alcuni particolari rapporti che abbiamo visto mutare negli ultimi numeri, specialmente quello tra Alben ed Ian. Il nostro Scout da metà albo verrà messo duramente alla prova, dalle tante rivelazioni ma soprattutto dal suo senso del dovere, con una lotta interiore che lo renderà vittima di quella ragion di Stato che spesso diventa un peso e una gabbia, anche per gli uomini giusti. Se in passato abbiamo visto Ian mostrare un atteggiamento più solare, ho come l’impressione che a partire da Nel cuore dell’Impero vedremo il nostro eroe assumere un atteggiamento più chiuso e cinico, vivendo una forte lotta interiore fra ciò che è giusto e ciò che è necessario. Riuscirà a trovare un equilibrio fra queste due esigenze? Come cambierà la sua vita nei confronti dei suoi compagni? Tutti questi nuovi interrogativi sono accompagnati da rivelazioni fondamentali, al punto che mi immagino il buon Vietti sorridere mentre scriveva la sceneggiatura, immaginando quale colpo sarebbe stato per noi lettori (nel mio caso, missione compiuta!).

Ad accompagnare una simile trama servivano dei disegni che potessero trasmettere in pieno questa potenza narrativa, che facessero arrivare a noi lettori il pathos del momento. Giuseppe de Luca è stata la scelta giusta; tratto intenso , deciso, pulito ed incredibilmente espressivo! Che si tratti di scontri in cui serve conferire alla tavola tutta la scarica d’adrenalina dei protagonisti o un attimo di rara quiete in cui lasciar trasparire il carico emozionale, de Luca sfrutta le proprie capacità a meglio. Albi come questo meritano più di una lettura, perché se al primo giro si apprezza la storia, al secondo ci si deve soffermare sui disegni, ricchi di dettagli e di una realizzazione anche dei fondali che hanno diritto a tutta la nostra attenzione. Prima ho esaltato la copertina variant di Olivares, ma un plauso va anche alla bellissima tavola di Giuseppe Matteoni usata come copertina ‘canonica’, che mostra un momento fondamentale di questo albo, e che possiamo vedere come quarta di copertina nella edizione variant. Quando guardate la tavola usata per l’edizione variant e il poster omaggio, avete anche modo di apprezzare l’incredibile lavoro ai colori di Paolo Francescutto, che ha creato un contrasto cromatico incredibile, realizzando un’oscurità perfettamente bilanciata dalla luminosità delle fiamme.In una parola, una meraviglia!

CONCLUSIONI: Le avventure di Dragonero tornano il mese prossimo con I bambini perduti, che arriverà in edicola il 12 aprile; se invece avete ancora voglia di leggere l'avventura secondo Stefano Vietti, non perdetevi l'interessane I pionieri dell'ignoto, che verrà pubblicato nella collana Bonelli I romanzi a fumetti il 18 marzo. Al prossimo mese, e ricordate: Diverso è il passo, uguale è il cuore !

VOTO FINALE: 8

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 09.03.2017
  • SOGGETTO: Stefano Vietti
  • SCENEGGIATURA: Stefano Vietti
  • DISEGNI: Giuseppe de Luca
  • COLORI: Paolo Francescutto
  • CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore
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