DISHONORED 2: tutto quello che c’è da sapere pt.2

DUE PERSONAGGI, DUE MODI DI COMBATTERE!

L’arrivo di Dishonored 2 è ormai prossimo, con la data fissata per l’11 novembre e con già presente la possibilità del preorder su Steam . In un primo Incoming vi abbiamo raccontato le informazioni disponibili sull’attesa titolo di Arkane Studios, e una delle feature era la possibilità di scegliere con quale personaggio affrontare la nostra avventura. Oggi analizziamo meglio questo aspetto, andando a vedere come i due diversi protagonisti possano affrontare in maniera differente le stesse situazioni; questo aspetto è uno dei punti a favore di Dishonored 2, visto che la chance di rigiocare la nostra avventura con un diverso personaggio dotato di poteri differenti ci offre una rigiocabilità non indifferente! È una caratteristica che sta molto a cuore ai programmatori, al punto che non solo sostengono che si possa rigiocare più di una volta, ma che per assaporare in pieno il fascino di Dishonored 2 si debba rigiocarlo almeno una volta, con il secondo personaggio!


IN DISHONORED 2 AVREMO A DISPOSIZIONE DUE EROI DIVERSI, UNA SCELTA CHE CI PERMETTE DI AFFRONTARE GLI SCONTRI IN MANIERA DIFFERENTE E CREATIVA


A difendere questa posizione di Arkhane Studios ci ha pensato il game designer Harvey Smith

Abbiamo una folta schiera di giocatori che comprano il titolo, lo finiscono una prima volta, compiono determinate decisione e la chiudono lì. Scelgono Possessione e Orda di Ratti, uccidono un gran numero di persone e ottengono un alto livello di caos, quindi terminano il gioco e dicono ‘fatto, ho finito’. O usano l’approccio opposto e sono giocatori di stealth, potenziano Blink e sgattaiolano dietro chiunque e finisco il gioco senza uccidere nessuno, finiscono il loro compito e sono a posto. Ma abbiamo anche moltissimi giocatori che rigiocano diverse volte, perché in Dishonored non si vede tutto in una volta sola. Giocandolo una sola volte si vede il 25% del gioco; c’è un passaggio sulla destra, uno sui tetti, uno a sinistra, oppure puoi possedere un pesce e passare per il fiume. E non puoi fare tutto, devi scegliere. In più, puoi essere violento o silenzioso o un mix di entrambi. Se questo valeva per Dishonored, vale ancora di più per Dishonored 2! Credo che i giocatori non capiranno il nuovo capitolo se non lo giocheranno almeno due volte. Perché ci sono così tante cose che possono sfuggire nei dialoghi, conoscenze da leggere e anche il comprendere l’impatto dell’ambientazione nella narrazione. Inoltre, ci sono tutti questi poteri e non si hanno abbastanza rune per sbloccarli tutti; in un solo tentativo non si ottiene nemmeno la metà dei poteri!”

Con una sicurezza simile, è ovvio che i giocatori siano piuttosto ansiosi di mettere le mani su Dishonored 2! Da un lato abbiamo il buon vecchio Corvo, protagonista del primo capitolo, dall’altro la new entry Emily che da piccola imperatrice si è trasformata in un’assassina micidiale con una propria serie di mortali skills! E chi sarà il nostro personaggio ideale?

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Già nel precedente capitolo avevamo appurato che Corvo rappresenta un buon compromesso tra lo stealth e l’approccio più maschio, grazie ad una serie di abilità ben bilanciate e la sua abilità nel combattimento corpo a corpo. Emily rappresenta la novità, un’anima sensibilmente più stealth e decisamente più innovativa, facendo apparire Corvo come un rissaiolo.

Basta prendere come riferimento la missione Clockwork Mansion per vedere come agisce Emily. È più aggraziata, non solo silenziosa ma anche molto creativa, grazie a tutti i suoi poteri. In questa missione può usare Shadow Walk, Far Reach e Domino, ovvero uno stealth che ci trasforma in una creatura d’ombra che si arrampica anche sui muri, un teletrasporto e uno speciale tag con cui uccidendo un nemico si eliminano tutti quelli legati a lui dal nostro potere.

Giocare questa missione con Corvo non aggiunge nulla al pathos o alla dimensione ludica del precedente capitolo, mentre giocare con Emily rappresenta una nuova sfida, la ricerca della perfetta padronanza dei singoli poteri e il loro utilizzo combinato. Per questo si ha l’impressione che il vero focus di Dishonored 2 sia Emily; sin dai primi trailer tutto è ricondotto a lei, alle sue skills. Oltretutto il suo approccio che spesso sembra molto duro e violento sembra risentire della presenza di Corvo nella sua vita, soprattutto dopo il finale del primo capitolo. Rimane la forte curiosità di vedere come reagisce la sua mente, in che modo affronta questa sfida, se ha la capacità di far empatizzare con lei il giocatore.

Questo dualismo tra i due protagonisti potrebbe risultare ancora più immersivo se in alcuni punti ci fosse la possibilità di vivere la storia nei punti cruciali con entrambi i personaggi in campo, dando una maggior importanza al loro rapporto in funzione della storia, ma col rischio di minare il senso di solitudine durante le azioni solitarie. La bellezza di Dishonored 2 è che comunque si giochi, si cerchi di dare un senso anche degli eventi avvenuti in questi anni di distacco tra i due capitoli; ogni protagonista reagisce diversamente quando interagisce con determinati oggetti, svelando indizi sul passato sconosciuto.

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Sarà interessante vedere come si combinano i diversi poteri, per creare delle combo davvero spettacolari e letali. Di seguito vi mostriamo come l’utilizzo di poteri combinati nel giusto momento possa risultare non solo spettacolare ma anche la mossa migliore per superare zone altrimenti mortali! Prendete ad esempio Doppelganger e Transposition; il primo crea un vostro “doppio” lontano dalla zona dello scontro, il secondo vi consente di trasferirvi nel corpo di questo altro voi, magari lasciando cadere una bomba prima di effettuare lo scambio. Volete vedere il risultato?

Provate a combinare Domino (che unisce la sorte di più personaggi) e Far Reach, che vi consente di spingere i vostri nemici. Dopo aver creato una catena del destino, come non far incontrare ai nostri avversari una rapida morte mandandoli contro in muro elettrico?

È palese che Arkane Studio ha voluto lasciare immutato Corvo, optando per una scelta di famigliarità col personaggio che faccia sentire il protagonista a casa anche nel secondo capitolo, quasi che l’assassino sia il nostro chaperon per il ritorno nel contesto narrativo di Dishonored, lasciando che sia Emily la vera protagonista, l’innovazione del nuovo capitolo. Non si tratta solamente dell’approccio del gameplay, ma anche il ruolo rivestito nel gioco; Corvo mantiene la sua figura di fedele guardia del corpo pronto a fare il lavoro sporco, mentre Emily è più libera, svincolata da ogni ruolo.

CONCLUSIONI: Per vedere quanto questo bilanciamento funzioni, non ci resta che attendere l'11 novembre e goderci il ritorno nell'universo di Dishonored!

VOTO FINALE: N/D

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