Lo scorso mese, abbiamo lasciato Harlan e i suoi compagni in Medio Oriente, reduci dalla sanguinosa battaglia contro l’armata di Elrik Khan (vedi La Legione di Harlan Draka). In questo numero invece scopriamo quello che è successo nel frattempo, a Londra, dove gli alleati del Dampyr che non hanno preso parte allo scontro, si trovano a fronteggiare un nemico potentissimo, la terribile Black Annis!
La storia di questo albo numero 201, scritta da Mauro Boselli e disegnata da Nicola Genzianella, ci riporta in parte al ciclo Celtico di Dampyr, facendoci re incontrare personaggi come Amber, sorella del padre di Harlan o Stuart Morrison, il giovane changeling scozzese, figlio del principe Ayldon degli Shee. Ma non soltanto amici ritornano in questa avventura! La terribile Severa Massima, figliastra di Amber, regina dei Tylwyth Teg e meglio conosciuta come Black Annis, cerca infatti di consumare la sua vendetta, tramando nell’ombra assieme all’infido Mardsen.
Il piano della malefica regina dell’ Annwn è infatti quello di approfittare dell’assenza del Dampyr per eliminare i suoi alleati, riuniti a Londra in un colpo solo. Perciò Annis scatena tutta la furia dei suoi mostruosi sudditi sulla sede del Globetrotters Club!
Dall’altra parte del mondo, Harlan si sta preparando per raggiungere un oscuro recondito del deserto dei Gobi, in compagnia dei fedeli Emil e Tesla, ma anche di un insolito altro alleato…
Black Annis! Mi è piaciuto abbastanza, complice forse la mia personale passione per i miti celtici e il folklore sul Piccolo Popolo, ma ho trovato la trama forse un pochino confusa. Come prosecuzione della storia narrata nel numero 200, va benissimo, fila liscio e mette altra carne al fuoco, ma fa troppi riferimenti a storie precedenti, rimandando il lettore spesso a vicende che vengono solo accennate nel racconto ma giocano un ruolo fondamentale. Chi segue Dampyr da lungo tempo non avrà problemi, anzi! Vedrà consolidata l’intrigante lore della testata. Chi invece legge le avventure di Harlan da poco potrebbe ritrovarsi spaesato, non cogliere riferimenti o non capire l’importanza di qualche personaggio. I disegni sono magistrali come al solito e anche la “regia” complessiva delle tavole è chiara e dinamica.