Aria condizionata, caldo, montagna, caldo, Xbox Game Pass e caldo, mi hanno accompagnato in questo mese di luglio, nel quale i protagonisti videoludici dell’articolo sono due. Pochi, si, ma direi piuttosto buoni: Call of Duty Modern Warfare III e Callisto Protocol. Con questi due titoli si potrebbe non solo fare un’analisi rapida dei prodotti, quanto un’analisi della situazione videoludica main stream di questo ultimissimo periodo.
Iniziamo parlando di uno degli FPS più famosi al mondo e che più è stato soggetto della telenovela che ci ha accompagnati per tutto il 2023. Cod MW 3 si presenta in tutto il suo stile, regalando una modalità campagna e multiplayer davvero molto vicini tra loro. Inutile commentare una storia, ormai cavallo di battaglia della serie CoD, in particolare di MW che, riesrodiendo nel 2019, aveva il compito di risollevare il brand, non in uno splendido momento. Campagna in vero stile Call of Duty ma con un tocco di nuovo, di brezza necessaria per tenere botta a tutti quegli FPS di successo in circolazione. Da una parte il tradizionale avanzamento lungo una mappa piuttosto lineare, dall’altra l’introduzione di scenari aperti dove il giocatore è libero di scegliere l’approccio alla missione che più lo aggrada. Se ti senti Rambo, puoi andare dritto per dritto sui nemici e sbaragliarli -anche con l’uso di veicoli. Ti senti Rambo di nuovo? Puoi cercare di avanzare silenziosamente verso l’obiettivo. Insomma, un tocco di ventata che potrebbe far storcere il naso ai puristi ma che, probabilmente, era necessario per accaparrarsi la fetta più giovane di videogiocatori.
Peccato per l’IA dei nemici, non sempre intelligente. Senza però cadere nella stupidità più totale, i cattivi da abbattere -spesso, anche nelle difficoltà maggiori- tendono ad agire molto poco verosimilmente. Va be, grafica e fedeltà nella realizzazione delle armi sono un must per CoD. Non solo la fedeltà grafica, sia chiaro, ma anche quella sonora. Attraverso le cuffie, possiamo vivere un’esperienza di gioco di un livello superiore, con un audio tridimensionale piuttosto preciso anche nell’online.
Il multiplayer è il lato del titolo che più mi ha sorpreso. Vuoi perché una dei miei titoli preferiti, FPS e multiplayer, era Battlefield 4, vuoi perché CoD ultimamente mi aveva deluso. Il gioco introduce nuove mappe, oltre a reinterpretazioni di quelle classiche, progettate per supportare diversi stili di gioco. Oltre alle modalità classiche come Team Deathmatch, Conquista e Cerca e Distruggi, MW3 introduce nuove modalità innovative che offrono varianti di gioco fresche e coinvolgenti. Inoltre, la modalità Ground War continua a fornire battaglie su larga scala con l’integrazione di veicoli, continuando a riprendere una modalità ormai più che affermata da BF4.
Il sistema di progressione in MW3 è ancora più profondo e articolato, con un sistema di Battle Pass che offre ricompense stagionali. La personalizzazione delle armi tramite il sistema Gunsmith permette ai giocatori di adattare ogni singolo componente delle armi al proprio stile di gioco e al proprio gusto estetico. Inoltre, un elemento molto interessante continua ad essere il cross-play tra tutte le piattaforme, consentendo ai giocatori di competere insieme indipendentemente dalla piattaforma utilizzata. La cross-progression permette di mantenere i progressi e le ricompense tra diverse piattaforme, così da permettere al giocatore di non perdere alcun dato al passaggio da una console all’altra.
Quindi, è un titolo che su Game Pass va sicuramente provato e che rappresenta quello sforzo legale e, soprattutto, de pecunia che la telenevela Activision ha rappresentato per Microsoft.
L’altro titolo che abbiamo provato è stato Callisto Protocol. Il survival horror, ad ambientazione sci-fi, prodotto da Striking Distance Studios -giocabile su Xbox Game Pass- nella sua complessità non mi ha proprio convinto. Titolo che fa piacere avere nella propria libreria per giocare un 20ina di ore con l’aria condizionata e al buio.
Il gameplay potrebbe risultare pesante e macchinoso, anche se l’approccio e i feedback del corpo a corpo sono soddisfacenti e piuttosto pieni. Mi spiego. Quando si va a colpire un nemico -i soliti mostri usciti fuori da qualche esperimento malandato ma insabbiato- si ha proprio la sensazione di colpire qualcosa. Non è un fatto scontato e banale da trovare in un videogioco ma che, ahimè, accompagna un more of the same di tantissimi elementi: la storia, dove in una base spaziale si scatena un’epidemia incontrollabile; jump scare mal usciti, che non sono riusciti ad ansiare nemmeno me (che sono un cagasotto con questi titoli); impostazione di gioco -movimenti, meccanismo di monetizzazione, crafting e quant’altro- che mi fa pensare più ad un sequel della serie Dead Space -del quale trovate la recensione qui- che a una novità. Per carità, capisco il ruolo fondamentale di Glen Schofield -co-creatore di Dead Space, fondatore e CEO di Striking Distance Studios- però anche un po’ meno.
Il titolo, tutto sommato, è un buon prodotto che permette di passare diverse ore piacevoli all’insegna della sopravvivenza, nemmeno troppo impossibile, ma che non regala assolutamente nulla di nuovo a chi ha giocato Dead Space.
Se vogliamo dirla tutta, Callisto Protocol è un videogame che, per chi ha il Game Pass, vale assolutamente la pena provare. Se, però, già avete giocato a Dead Space e andate alla ricerca di qualcosa di diverso, per quanto simile nel genere, allora evitate di perdere tempo.
Il mese di luglio si ferma qui, a due titoli che, per quanto siano solo due, ci hanno regalato emozioni ed esperienze molto diverse ma, complessivamente, positive. L’importante, d’altronde, non è provare 20 titoli in un mese, quanto mai provarne pochi, bene e divertendosi. Insomma, ci immergiamo in quello che molti di noi possono fare: giocare ad un gioco la sera o la notte per quell’ora o due e godersi un momento di relax mentale.
Ringraziamo Microsoft Xbox che ci ha concesso la possibilità di provare il Game Pass e la vasta libreria a disposizione, anche se qui potremmo parlare per ore dell’effetto boomerang di questo servizio. Se avete titoli da consigliarci, presenti su Game Pass, non fate i timidi e segnalateli subito! Inoltre, ringraziamo Huawei per averci fornito in prova il Matebook 14, la cui recensione trovate qui, che abbiamo utilizzato per scrivere le nostre impressioni sui titoli provati a luglio.