Conan Exile è un titolo steam uscito da poco in early access. Cosa vuol dire early access? Che si può giocare mentre lo sviluppo continua e i nostri report verranno utilizzati per migliorare il gioco. Acquistarlo in early access non è penalizante, quando sarà rilasciato in maniera definitiva noi avremo già la nostra versione senza aggiungere un euro. Conan Exile ci presente un’evoluzione più matura dei sandbox come Minecraft, stando molto sulla tipologia di Rust. “Craftare” e “loottare” sono fondamentali dinamiche dei sandbox e anche in questa tipologia di titoli rimangono capi saldi. Ma cosa cambia da i vari Minecraft? La storia, la grafica, le dinamiche generale del multiplayer e la “maturità”.
La storia è un pretesto per fare iniziare la nostra avventura, saremo un barbaro maschio o femmina “crocifisso” ad un legno. Questo è lo start per tutti, in questa condizione creeremo il nostro personaggio personalizzato. Occhi, sopracciglia, peli, macchie, riflessi, musculatura e mille altre cose saranno totalmente customizzabili. Questo da una varietà decisamente grande alle tipologie di personaggi che gireranno per le mappe. La storia potrà essere affrontata come single player, nella quale avanzeremo nel nostro mondo. Questo ci permetterà di vivere un’avventura spettacolare in un open-world da sogno. Miti e leggende si incontreranno nel nostro sandbox per lasciarci senza fiato.
LA VITA DI UN BARBARO IN ESILIO NON È SEMPLICE
La grafica è diversissima dai sandbox basilari, punta al dettaglio sia ambientale che tecnico. Il mondo non sarà cubico suddiviso in pixel quadrati poco distinguibili, avremo un vero e proprio open world, con linee curve, sfondi ambientali affascinanti, acqua in movimento con onde e riflessi di luce, alberi, foglie e rametti perfettamente realistici. L’implementazione grafica permetterà anche di esplorare la vasta fauna presente nel gioco, cervi, felini, pesci e coccodrilli non saranno dei quadrettoni che saltellano qua e là, ma dei veri animali. Punta come Rust a portare un GTA nel mondo di Minecraft, con una veste grafica moderna ed accattivante.
Il multiplayer è la punta di diamante del gioco stesso. Sarà la cosa bella da fare per ore ed ore, in server dedicati con dai 50 ai 250 giocatori registrati. I server salvano tutto il loot del giocatore, le eventuali basi create e tutti gli item messi da parte, in modo che alla nostra riconnessione riavremo tutto. Tutto questo accade però se e solo se gli altri giocatori non ci raidano e ci portano via tutto. Il multiplayer online di questo tipo, aperto già da Rust, ci fa concepire il videogame in un altro modo. Un mondo dove si è tutti contro tutti, dove si possono fare alleanze e party, ma dove conta la sopravvivenza schietta. Come si sopravvive? Bere, mangiare, dormire, scaldarsi, tutto conta per sopravvivere! Eh già dovremo cercarci acqua, fuoco e cibo o ci indeboliremo per morire miseramente. Questa realisticità sul lato survival rende maestoso un titolo studiato come sandbox, di cui non sono grande fan, ma di fronte a Conan Exile bisogna ricredersi.
Con il termine “maturità” mi riferisco al pubblico a cui è rivolto. Questo non significa che non tutti possono giocarlo, ma semplicemente che non è per bambini, probabilmente nemmeno per ragazzi. Non è sdrammatizzato come Minecraft, che quindi si presta per essere giocato da chiunque, è crudo, realistico e più violento. Tanti giochi sono così chiaramente, ma in Conan Exile questi elementi si mischiano ad un elevata difficoltà. L’itemizzazione non è immediata, la farm di materiali non sempre intuitiva e la competizione per rubarsi le cose o uccidersi a vicenda è molto elevata. Quindi è intuitivo che a differenza di altri giochi sarà indispensabile loggare con costanza. In conclusione Conan Exile è uno dei sandbox più meritevoli di essere giocati dopo Rust. Nonostante abbia ancora qualche problema di lag coi server, l’early access regala già ore di gioco divertenti e impegantive. Sicuramente giocarlo con amici o in gruppo è molto più divertente ma in ogni caso il gioco è molto valido.