CIVILIZATION BEYOND EARTH: RISING TIDE

16 Ott 2015

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CIVILIZATION BEYOND EARTH: RISING TIDE:  ALLA CONQUISTA DEGLI OCEANI!

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Se Civilization Beyond Earth aveva portato la saga gestionale di casa Firaxis nello spazio, con la prima espansione della nostra avventura spaziale i programmatori hanno deciso di aggiungere ancora qualcosa.

Per onestà non è che spostare l’attenzione dal nostro pianeta alle stelle avesse cambiato di molto il gioco (come vi abbiamo raccontato nella recensione di Beyond Earth che trovate qui , lasciandoci un po’ perplessi sulla reale valenza di titolo stand alone per quanto riguarda Beyond Earth, rendendolo più simile a un corposo mod. Forse consci di non avere portato alla serie quella tanto attesa innovazione, alla Firaxis hanno cercato di porre rimedio a questa situazione introducendo qualcosa di più nell’espansione appena uscita.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Finalmente potremo conquistare anche i mari!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”9167″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Con Rising Tide non si è certo puntato alla trama, che si limita a immaginare quattro nuove fazioni (con qualche personale caratteristica) intenzionate a prendere parte alla corsa alla colonizzazione spaziale; i nuovi arrivati si trovano a dover atterrare in pianeti in larga parte già colonizzati, venendo accolti con una certa perplessità e diffidenza dagli umani che hanno preso possesso dei pianeti con la prima ondata dell’esodo coloniale.

Questa è sostanzialmente la storia che ci viene raccontata nella breve introduzione, che va a sostituire quella del titolo principale; installando Rising Tide, infatti, sia il filmato introduttivo che lo sfondo dei menù vengono aggiornati, cosa che affettivamente serve a dare un’aria di novità, almeno nell’impatto visivo.

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RISING TIDE E’ LA PRIMA ESPANSIONE DI CIVILIZATIONE BEYOND EARTH, DI CUI CERCA DI CORREGGERE LE MANCANZE INTRODUCENDO NUOVE CARATTERISTICHE DAVVERO INNOVATIVE

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Ma la vera novità in Rising Tide è il poter sfruttare l’immenso blu che occupa tanto spazio sulle nostre mappe: il mare.

Il poter fondare città acquatiche è una bella novità, ci consente di poter spostare la nostra espansione anche in direzioni fin’ora mai immaginate. Questa possibilità non sarà frutto di una particolare ricerca, ma sarà un beneficio che avremo fin dalla prima mossa; alcune nuove civiltà avranno addirittura dei bonus in caso di prima città nell’oceano, ovviamente motivati dal proprio background. La creazione di un avamposto  marino segue l’iter di quelli sulla terraferma, ma offre un diverso comportamento per quanto concerne l’espansione dei confini; se sulla terraferma le città si espandono grazie alla nostra influenza culturale, in mare l’acquisizione di nuove caselle dipende dalla posizione del nostro centro urbano.

Per rendere più intrigante la colonizzazione degli oceani, alla Firaxis hanno pensato di concedere alle città galleggianti la possibilità di potersi spostare dalla posizione originaria; nel compiere questa lunga operazione (la città rimane improduttiva per circa 20 turni), la nostra Atlantide di turno migra verso il suo nuovo approdo, e nell’operazione acquisisce le caselle attorno alla nuova posizione, che vanno ad aggiungersi alle precedenti già in nostro possesso. Questo sistema consente di poter aumentare le caselle in modo innovativo, costringendoci a valutare bene le nostre mosse, fermo restando che possiamo sempre comprare le caselle attigue alla nostra città acquatica spendendo energia (come faremmo per le metropoli terrestri).

A dare un senso di coerenza con la nuova disposizione dei nostri centri abitati abbiamo anche un rinnovato stile per i miglioramenti costruibili, tutti chiaramente influenzati da uno stile particolarmente marittimo: lavoratori e pod di colonizzazione cambieranno aspetto una volta raggiunto il mare, così come le cupole saranno costruite sotto il livello del mare, ricordando la città dei Gungan di Star Wars .

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”La nuova interfaccia ci mostra i nostri tratti diplomatici” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”9168″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Non solo lo sfruttamento dei mari è la fonte di novità di Rising Tide.

Personalmente ho maggiormente apprezzato lo sforzo fatto nel rendere più dinamico e vitale il comparto diplomatico, che avevo trovato abbastanza piatto nel titolo principale. Con l’espansione la Diplomazia diventa più importante, dando un maggior spessore non solo al gameplay, ma soprattutto al nostro alter ego digitale.

A prescindere da quale leader opteremo per la nostra colonia, avremo a nostra disposizione quattro tratti diplomatici, ognuno specchio di uno degli aspetti del gioco; potremo essere dei guerrafondai come dei ricercatori, con la possibilità di poter cambiare il nostro orientamento diplomatico in qualunque momento a patto di aver sufficiente Capitale Diplomatico.

Questa nuova “moneta” viene acquisita tramite particolari costruzioni (per la maggior parte già presenti nel titolo madre), oppure svolgendo operazioni congiunte con altri leader delle fazioni avversarie. Avremo a monitor questo parametro costantemente, come accade per Cultura, Energia e Scienza.

Anche l’interfaccia diplomatica è stata pesantemente modificata, rendendola più consona alla complessità di cui ora gode questa parte del gameplay; prima che vi illudiate, le nostre controparti non ci impegneranno mai troppo, limitandosi a un semplice assenso o consenso alle nostre proposte.

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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE ANIMA I NOSTRI AVVERSARI HA UNO SCARSISSIMO IMPATTO SUL NOSTRO GAEMPLAY, TOGLIENDO MORDENTE E GRINTA ALL’INTERO GIOCO

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Questo ci permette di definire come scarsa l’intelligenza artificiale dei nostri concorrenti.

Durante il gioco spesso riceveremo delle specie di e-mail dai nostri avversari, in cui una semplice freccina avrà il compito di mostrarci il crescere o il calare del nostro gradimento presso il mittente; solitamente questa mail arriveranno alla scoperta di una meraviglia, o in caso fondassimo una nuova città troppo vicino ad un insediamento nemico. Per portare il nostro gradimento a dei minimi storici dovremo impegnarci, cercando di trasformarci da pacifici coloni in un Attila spaziale; le nostre controparti, infatti, difficilmente passeranno per primi all’attacco, preferendo lasciare sempre a noi la prima mossa.

Questo è il vero difetto di Rising Tide. La parte affidata al computer è davvero misera e piatta, non offre una sfida accattivante ed impegnativa nemmeno ai livelli più difficili; per la maggior parte del tempo il PC si limita a lasciarci espandere con i nostri ritmi, le dichiarazioni di guerra che ci arriveranno non avranno mai un reale impatto sulle nostre strategie, tanto che in pochi turni sarà lo stesso nemico a proporci una tregua. In un’occasione mi è capitato di distruggere con un attacco due unità nemiche, per poi ricevere una proposta di pace del nemico sconfitto che mi proponeva di terminare le ostilità dandomi come ricompensa una sua città di alto profilo!

Sotto questo aspetto il lavoro di Firaxis è stato davvero deludente, con questa IA pavida e poco intraprendere il gioco si trasforma in un susseguirsi di infiniti turni di gioco in cui il nostro progredire è lineare e senza intoppi; da un titolo della serie di Civilization è legittimo aspettarsi molto di più!

Sul rapporto con le Affinità è stato invece fatto un buon lavoro, rendendole più centrali nelle nostre scoperte. Capiterà spesso di poter potenziare i nostri eserciti sfruttando delle peculiarità di una o più Affinità, scelte che avranno anche un impatto visivo, visto che cambieranno la skin e il nome della truppa coinvolta. In questo Rising Tide ha trovato un buono spunto di miglioramento, visto che questo giocare con le Affinità ci costringerà anche ad un più attento esame delle ricerche scientifiche da seguire, in modo da poter ottimizzare al meglio il nostro esercito ibrido.

Allo stesso modo vengono introdotti i Manufatti, dei particolari oggetti reperibili durante le Esplorazioni, che combinati tra loro possono dare dei benefici alla nostra civiltà, il più delle volte sottoforma di boost alla ricerca scientifica o alla produzione; idea carina, ma poco sfruttata, visto lo scarno impatto che hanno sulla nostra progressione sociale.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Il nuovo sistema ibrido per le Affinità” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”9170″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Ma quindi Rising Tide è un’espansione riuscita?

Se da un lato ha il merito di introdurre il nuovo sfruttamento degli oceani, l’ibridazione delle Affinità e un migliorato comparto diplomatico, perde ogni punto a suo favore offrendo una IA talmente piatta e rasente la stupidità che rischia di privare il titolo dell’appeal necessario a farlo apprezzare anche dagli affezionati alla serie.

Ci sono stati momenti (molti) in cui mi sono limitato a premere il tasto INVIO, sperando vanamente che il turno successivo mi portasse una sfida, una guerra cruenta, insomma qualunque cosa che interrompesse la noia che subentra rapidamente; nonostante questo, sono rimasto incollato allo schermo per terminare l’espansione della mia civiltà, abbattendo nemici e conquistando i mari.

A salvare Rising Tide interviene il fascino di far progredire una civiltà, vedere quanto siamo in grado di rendere un nuovo mondo prolifico e vincente, ma se alla Firaxis non iniziano a migliorare alcuni aspetti carenti del loro gestionale temo che questo appeal non sarà sufficiente a garantire un roseo futuro a Civilization!

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  • RILASCIATO: 8 ottobre 2015
  • GENERE: gestionale
  • SVILUPPATORE: FIRAXIS GAMES (pc)/ ASPYR (mac, linux)
  • PUBLISHER: 2K

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