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BERLIN I FUOCHI DI TEGEL: COME SAREBBE IL MONDO SE CI FOSSERO SOLO ADOLESCENTI A GUIDARLO?
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La settimana scorsa, mentre ero in macchina, sento alla radio una rubrica dedicata ai libri di prossima uscita in cui parlano di “Berlin i fuochi di Tegel” descrivendone la trama, senza svelare ovviamente troppo, a grandi linee presentandolo come un libro per ragazzi. Incuriosito, fino a portarmi alla prima libreria che mi capitasse lungo il cammino in cerca di questa opera. Vengo a scoprire dal libraio che si tratta del primo capitolo di una serie, una cosa che onestamente non amo particolarmente, perché spesso se il libro non mi coinvolge a pieno tendo una volta comprato il seguito ad aver dimenticato il precedente… ma questo ovviamente è un mio problema e parere personale.
La storia narra di una Berlino verso la fine degli anni 70, anni in cui sono nato anche io e che quindi riportano in me tantissimi ricordi; qui veniamo a scoprire che un virus micidiale ha ucciso tutti gli adulti che avessero superato i 16 anni di età, lasciando il mondo in mano a dei ragazzini che non erano ancora pronti per affrontare la dura nuova vita senza la propria famiglia , ma loro loro malgrado si sono ritrovati a dover affrontare questa tragica situazione.
Piano piano mentre ci inoltriamo nella lettura del romanzo, veniamo a scoprire un ambientazione che ricorda molto le atmosfere post apocalittiche viste in altri libri o film; Berlino è una città fantasma a cui il tempo, la natura e l’incuria non fanno sconti, che si sgretola giorno dopo giorno, popolata solamente da animali allo stato selvaggio e bambini che si sono adeguati alla nuova vita formando delle bande e comunità per sopravvivere.
La città quindi viene divisa in quartieri abitati da questi ragazzi che evitano per lo più di invadere, oppure incrociare le altre comunità, per non avere più problemi di quanto già questa nuova loro vita ne abbia regalati.
La vita di tutte queste giovani bande, per quanto sia dura dover fare i conti con il freddo e la fame, prosegue in modo tranquillo, fino a quando i ragazzi che abitano l’aeroporto di Tegel, considerati un gruppo dai comportamenti spesso aggressivi e da cui prendono il nome, non decidono di rompere questo equilibrio portando via un neonato al gruppo delle ragazze dell’Havel; da questo momento in poi la storia prende il via, raccontando di un viaggio fino alla resa dei conti per riprendere il bambino che era stato rubato senza un apparente motivo.
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UN MONDO DURO E OSTILE IN CUI QUESTI RAGAZZI SENZA CHIEDERLO CI SI SONO TROVATI SOLI!
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Gli autori del libro, Fabio Gedda e Marco Magnone, ci presentano i vari personaggi aiutandoci a capire profondamente i loro sentimenti e la loro personalità con continui flashback in cui essi tornano a pensare alla loro vita precedente, ad alcuni momenti tristi o felici, dove la vita veniva divisa con gli adulti e i genitori, cosa che probabilmente li aiuta nei momenti di sconforto e solitudine ad affrontare il loro presente.
Questo aspetto del libro è uno dei suoi punti di forza, lo stile in cui i due autori ci presentano i personaggi, fa trasparire molti valori che nella vita a parere mio ricoprono punti fondamentali, l’amicizia, l’onesta, il coraggio e la lealtà; sono proprio questi valori che portano un gruppetto di ragazzi a sfidare quella che è considerata la banda più pericolosa di tutte, per dimostrare che anche se il mondo non è più abitato da adulti e le loro noiose regole, c’è sempre un limite a tutto quello che si può fare, e che la libertà è comunque un diritto sacro di cui tutti devono godere ed avere rispetto.
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Parliamo di quella che potrebbe essere una nota dolente del libro, anche questa però a seconda del lettore potrebbe essere vista come una cosa positiva: il libro è molto corto, tanto che sono riuscito a leggerlo in appena tre giorni, che per la mia persona è davvero un record!
È un peccato visto che, anche se l’ambientazione può sembrare già sentita o vista, non è proprio così, anzi risulta essere uno sfondo originale in cui si poteva spendere un po’ più di pagine, raccontando un pianeta apocalittico che da sempre ha stimolato ed affascinato la fantasia di molti, uno stile di mondo da cui sono nati capolavori cinematografici ma non solo come ad esempio potrebbe essere “Mad Max” oppure uno degli ultimi videogiochi usciti “Fallout 4”.
Spendiamo anche alcune parole su gli autori del libro.
Fabio Gedda non è un perfetto sconosciuto, dato che per gran parte della sua vita si è occupato del disagio minorile ed infine ha scritto proprio un libro su questo argomento “Nel mare ci sono i coccodrilli” che ha venduto quattrocento mila copie, ispirando moltissimi spettacoli teatrali ed venendo tradotto in 28 paesi. Scrivere una saga per ragazzi è sempre stato uno dei suoi sogni e sembra esserci riuscito.
Marco Magnone, invece ha scoperto ed amato Berlino grazie ai suoi anni di università, quando ci si trasferì per studi grazie al progetto Erasmus. Tornato in Italia iniziò a scrivere e a lavorare per l’editoria, e insieme a Fabio ha creato questo romanzo in cui si può percepire molto di lui.
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- USCITA: 2015
- GENERE: Fantasy
- AUTORI: Fabio Gedda e Marco Magnone
- EDITORE ITALIANO: Mondadori
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