Attitudini: Nessuna – Aldo Giovanni e Giacomo tornano sul grande schermo in un documentario sulla loro carriera firmato da Sophie Chiarello, vincitrice del David di Donatello per il miglior documentario Il Cerchio.
Il trio comico più famoso d’italia ha formato e forgiato la comicità di intere generazioni. Chi non sa a memoria almeno 2 o 3 frasi celebri tratte da un loro spettacolo teatrale o un loro film? Mancava però un filo conduttore per capire come Aldo Giovanni e Giacomo sono arrivati al vertice della comicità italiana, qual è stato il loro percorso fin dagli inizi e capire come il lato umano, piuttosto che quello del comico, li ha permessi di lavorare insieme per 40 anni. Ci ha pensato Sophie Chiarello a mettere in ordine le idee del trio e dar loro voce ed espressione.
Attitudini: Nessuna percorre la vita dei tre comici milanesi, a partire dalla gioventù, le origini della recitazione teatrale, il duo di Aldo con Giovanni, di Giacomo con Marina Massironi, all’unione dei 3 + Marina ed infine alla loro consacrazione al grande pubblico.
Il tocco di Sophie è stato magistrale, ha saputo mettere ordine al flusso di coscenza dei tre mettendoli in riga e facendoli aprire sul loro carattere personale e le loro esperienze lavorative. Abbiamo l’opportunità di scoprire quali erano i sogni dei giovani Aldo Giovanni e Giacomo, quali desideri avevamo, quali sembravano irragiungibili e come la tenacia, il talento e la passione li hanno premiati. Inoltre conoscere tutte le persone che hanno fatto parte del loro percorso lavorativo e di vita.
A contornare l’esperienza visiva non poteva mancare una canzone iconica basata sulla poesia di Aldo e musicata ed ampliata dalla voce di Brunori.
Post proiezione abbiamo assistito all’intervista del trio e della regista Sophie Chiarello.
Aldo: “Serviva un documentario sulla nostra vita, è stata sempre frammentata e ho la sensazione di averne vissute diverse. Fare questo documentario è stato come guardare un album di fotografie. Il nostro percorso mi stupisce pensando a come e dove siamo arrivati“
Giovanni: “Il documentario è stato fatto con un meccanismo scaturito da Sophie che ha portato noi a ripercorrere la nostra giovinezza. Grazie a lei ci siamo sbottonati con un metodo di racconto in prima persona, un viaggio nella memoria. Colpa e merito di Sophie”
Giacomo, parlando del loro periodo buio post Reuma Park: “Ognuno di noi ha fatto qualcosa di significativo singolarmente e poi fortunatamente, qualche anno dopo, abbiamo fatto “Odio l’Estate” insieme a Massimo Venier. Poi c’è stato “il grande giorno”. Non è mai esistita la possibilità del trio di sciogliersi“