ALIEN 3 (Amiga) – Retrolove

ALIEN 3: COMBATTIAMO GLI XENOMORFI SU AMIGA!

Fin da piccolo. Sono sempre stato un super appassionato della serie Alien. Oltre a consumare i film (che allora erano soltanto due!), passavo le ore in sala giochi, dilapidando paghette con il coin op ispirato a Scontro Finale. Potete immaginare la mia reazione all’uscita del terzo film e, di riflesso, alla comparsa del del tie in di Alien 3!

Alien 3 è uscito nel 1993 su Amiga (in seguito venne convertito per un sacco di sistemi, ma in origine era solo per Amiga), sviluppato dalla Probe e distribuito dalla Acclaim. Il gioco si presentava come un platform – sparatutto a scorrimento orizzontale, riprendendo la storia del film, ambientato sulla colonia penale di Fiorina “Fury” 161, sulla quale si schiantano i drop pod di Ripley, Hicks e Newt (e un immancabile xenomorfo) dopo una misteriosa avaria sulla Sulaco. Allo schianto sopravviveranno solo Ripley e il facehugger che, infettando un cane, darà vita a una nuova (per l’epoca) tipologia di xenomorfo, il runner.


ALIEN 3 UNISCE L’AMBIENTAZIONE DEL TERZO FILM CON LE SITUAZIONI DEL SECONDO


Il gioco, fino a qui, rimane fedele alla controparte cinematografica. Però il film vedeva Ripley affrontare un solo xeno nei cunicoli della prigione di Fiorina 161, con poche risorse e ancora meno armamenti. Una bellissima atmosfera, ma difficilmente riproducibile a dovere su un gioco del 1993 ( eravamo ancora distanti anni luce da Alien Isolation!). Quindi, per esigenze “action”, nel gioco ci troviamo a fronteggiare una vera e propria infestazione da xenomorfi, e lo faremo armati fino ai denti! In pratica, la stessa situazione di Aliens: Scontro Finale, ma ambientato da un’altra parte. E se ora una scelta del genere mi farebbe storcere il naso, all’epoca proprio non mi interessava la cosa. Si andava a caccia di alieni col fucile ad impulsi! In più, ricordo che allora la maggior parte dei tie in, si concedevano delle immense “licenze artistiche” in fatto di trama e ambientazione. Quindi no problem.

Durante il gioco dovremo affrontare una serie di livelli a piattaforme, molto ben strutturati. Gli ambienti erano molto dettagliati ed evocativi per l’epoca e il sonoro, forse una delle caratteristiche migliori del gioco, faceva il resto. Gli effetti delle armi e degli alieni furono campionati direttamente dall’audio del secondo film, quindi avevano una resa spaventosa per i tempi.

Le missioni erano molto semplici. Dovevamo ripulire il livello dai nemici, oppure salvare tutti i sopravvissuti imbozzolati, prima dello scadere del tempo. Alla fine di ogni livello, arrivava l’immancabile scontro con un boss. Formula classica, collaudata e sempreverde. Con buona pace degli avvenimenti del film, nel gioco si incontravano, oltre che i runner, anche facehuggers e guerrieri, oltre agli stravaganti boss già citati. Noi, per contro, eravamo comunque equipaggiati di fucile ad impulsi d’ordinanza, lanciafiamme (poteva mancare?), bombe a mano e lanciagranate. Inoltre, a patto di trovare le batterie, potevamo usufruire del mitico rilevatore di movimento. Praticamente inutile ai fini del gameplay, ma comunque un dettaglio carino e molto di atmosfera.

Lungi dall’essere perfetto (come quasi tutti i Tie In), Alien 3 sapeva però regalare ore e ore di sano divertimento, data la giocabilità molto ben calibrata, e anche qualche spavento. Mi ricordo una schermata del menù particolarmente inquietante, con lo xeno che faceva capolino, sbavante, da dietro un angolo… Brrr! #StayTuned!

CONCLUSIONI: Quindi, cari i miei amici Xenofanatics, se non lo avete già fatto, vi consiglio di correre a recuperare questo piccolo gioiellino d'antiquariato! E, come sempre, in bocca all'alieno!

VOTO FINALE: 7

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