Oggi vi parlerò della quarta stagione di Sword Art Online, ovvero il continuo della terza, Alicization: War Of Underworld. Si conclude dunque l’avventura di Kirito e compari in Underworld con quella che è la battaglia più grande e spettacolare dell’intera serie. La A-1 Pictures, sotto la direzione di Manabu Ono, ripercorre gli avvenimenti delle famosissime novel di Reki Kawahara e presenta al pubblico un prodotto completo e ben realizzato. Se avete visto le prime tre stagioni dell’anime, ovvero Sword Art Online, Sword Art Online II e Sword Art Online: Alicization, non potete assolutamente perdervi la conclusione del primo arco narrativo della serie. Ebbene si, possiamo effettivamente definirlo come la conclusione di un ciclo, dove tutte le passate stagioni sembrano ritornare nella finale, in cui vediamo numerosi richiami a tutte le saghe precedenti, dall’amatissima Aincrad a Fairy Dance, passando per Phantom Bullet fino a Mothers Rosario.
Alla fine della prima parte di Alicization eravamo rimasti con la scalata della Central Cathedral da parte di Kirito, Eugeo e Alice, i quali sono riusciti a sconfiggere l’administrator, Quinella. La vittoria però ricordiamo non essere delle più felici, venendo coperta dalle morti di Eugeo e di Cardinal e da un Kirito caduto praticamente in coma. Nel frattempo all’esterno, l’Ocean Turtle è sotto attacco da parte di soldati nemici, di cui ancora non si sa la provenienza. Alice sarà la chiave dell’intera stagione, dove il nostro protagonista dovrà cercare di risvegliarsi durante una guerra contro il Dark Territory, guidato da dei volti inaspettati.
Una stagione portata ai massimi livelli grazie ad un’ottima produzione per quanto riguarda le animazioni degli scontri. Vediamo dei duelli a terra e anche in volo, con l’utilizzo di magie ma anche di equipaggiamenti che abbelliscono il design dei vari personaggi. Gli effetti speciali dunque risultano essere centrali in quest’opera fantasy, dove le esplosioni e le arti magiche sono all’ordine del giorno. Inoltre, per i fan del genere, può essere un grandissimo punto di forza la scelta di caratterizzare gli scontri con numerose scene cruente, quasi da splatter. Inoltre Dynit, che ci ha proposto inizialmente l’anime sottotitolato, realizza un doppiaggio all’altezza delle precedenti stagioni, dove i doppiatori riescono ad esprimere le emozioni dei personaggi grazie alla propria interpretazione. Alta qualità e intelligenza nella scelta e nell’utilizzo delle colonne sonore, sempre azzeccate ed efficienti. Anche le sigle, come nelle precedenti stagioni, sono tutte da gustare grazie all’inserimento di easter egg che si possono cogliere solamente con un occhio vigile. La cura nei dettagli è sicuramente un punto di forza della stagione, vediamo infatti che non solo nella sigla, ma anche durante il corso degli episodi, sono presenti numerosi particolari non da poco, che possono essere individuati con una visione attenta delle scene. Al contrario delle precedenti stagioni, Kirito non è sempre al centro dei fatti. Il protagonista, che ricordiamo non essere pienamente cosciente, non ci stupirà con le sue gesta fin da subito, ma gli altri personaggi , tra cui i cavalieri, ma anche i nemici, riusciranno a rendere gli scontri emozionanti e la trama avvincente. Apprezzabile è infatti la decisione di approfondire il passato dei vari cavalieri integratori e di alcuni abitanti del Dark Territory che avranno un ruolo fondamentale nella guerra tra le due fazioni. Il pathos dunque non mancherà anche se Kirito non sarà fin da subito operativo, grazie anche alla tensione generata dalle vicende nel mondo reale tra i soldati nemici e i membri della Rath. L’utilizzo inoltre di scene epiche e drammatiche, unite al costante sfruttamento di colpi di scena, renderà ancora più apprezzabile il tutto.
Sword Art Online tornerà con una nuova stagione? Non ci sono ancora notizie ufficiali su una possibile season 5 dell’opera di Kawahara, anche se il continuo delle novel e il finale di War Of Underworld, fanno intendere che Kirito e i suoi compagni torneranno in futuro.