Nel panorama del fumetto indipendente italiano ormai se ne vedono costantemente di nuove, e questo è un bene perché significa ovviamente che c’è richiesta da parte di un pubblico sempre esigente e, soprattutto, aperto a leggere le voci e a vedere i disegni di nuovi artisti emergenti. Questa è la volta de Il Numero Suo, fumetto scritto da Lorenzo Coltellacci e disegnato da Federico Festival. Noi di Nerdgate lo abbiamo letto e non vediamo l’ora di parlarvene.
Il Numero Suo inizia come può iniziare un qualsiasi pomeriggio romano. L’aria è calda, e le vie della capitale traboccano di gente. Fra i brusio delle voci e le risate sguaiate di chi si gode il momentaneo, un ragazzo, Manfredi, è in un locale a farsi il suo bell’aperitivo. Le coincidenze portano Manfredi a conoscere la bella Lorenza, ma purtroppo quelle stesse coincidenze non riescono a far passare loro un pomeriggio insieme come si deve. Lorenza deve andare via, ha un bus da prendere, quindi tutta trafilata scrive il suo numero sulla mano del ragazzo.
Da qui si dirama un’interessante quanto rilassata epopea, che si concentra su due punti di vista dal carattere molto curioso. La narrazione, in parte focalizzata sullo scambio dei messaggi fra i due (e quindi sul punto di vista del telefono), e in parte centrata sulla solitudine silenziosa del protagonista, ci mettono davvero poco a proiettare il lettore in quella che diventa una valida simulazione di una vita ordinaria appartenente a un ragazzo ordinario. Ed è piacevole perché tutto è determinante nei confronti dell’attesa. Manfredi è all’università con gli occhi stanchi poggiati sui libri mentre ripassa Matematica in biblioteca, eppure il lettore è perfettamente a conoscenza di quello che sta aspettando il protagonista: e cioè che il display del telefono di fianco a lui si accenda con un messaggio di risposta. E lo spettatore lo sa perché, in fondo, è quello che desidera anche lui. Non perché sia esclusivamente interessato al progredire della trama, quanto invece per la riuscita empatia che lega il lettore al personaggio di cui si narrano le vicissitudini. L’attesa di Manfredi è importante, perché è stata, o è ancora, l’attesa di chi legge questo fumetto. Non sarà difficile a fine lettura rendersi conto di come la storia che viene raccontata da Lorenzo Coltellacci sia, alla fine, una storia che abbiamo già vissuto… e che forse ha un sapore un po’ di nostalgico.
Il tratto di Federico Festival, accattivante a dir poco, concede ai personaggi e al ritmo della storia un sapore del tutto nuovo. I volti, semplici e caricaturali allo stesso tempo, sono un affresco mirabolante di quelle persone proiettate in una vita che non si prende mai del tutto sul serio, ma che nasconde anche dell’altro. I disegni incarnano perfettamente quel senso di rilassatezza divertita, posta a muro di un’introspezione che molto spesso viene sottovalutata, o non considerata, nell’universitario medio, che a tutti gli effetti può soffrire la solitudine o vivere l’attesa di un messaggio con quel poetico desiderio che accompagna la probabilità di una storia d’amore nata da un incontro fortuito.
Link per acquistare Il Numero Suo