Torna “Dynasty Warriors” con alcune meccaniche nuove e un nuovo sottotitolo: Godseekers. Tutti ormai conoscono il titolo della Omega Force che ormai da tantissimi anni appassiona i fan, il problema di questo “brand” è che negli anni è sempre stato uguale a se stesso. Dal primo titolo all’ultimo, a parte piccole modifiche strategiche e qualche aggiunta al rooster non abbiamo visto grandi cose. Di fatto è sempre stato un titolo per i puri appassionati di mosou e niente più. Insomma dopo anni di ciò cosa ci aspettiamo? Esiste ancora la possibilità di essere sorpresi da un Dynasty Warrior? Non è chiarissimo se sia giusto parlare di sorpresa o meno, resta il fatto che forse con questo titolo il team Omega Force prova a spingersi verso nuovi orizzonti. Avrà avuto successo?
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Torniamo come sempre nel periodo storico, tra miti e leggende, dei Tre Regni da cui negli anni non ci siamo mai allontanati. La storia di sottofondo resta sempre fedele alla narrazione di Dynasty Warrior: quindi solito set e solite fazioni ma soprattutto solita trama. Ma questo mantra che ormai si ripete da che i giocatori hanno memoria di Dynasty Warrior, può andare oltre? La risposta del coraggioso Team è: sì! Hanno preso le ragnatele e la muffa depositata sul brand e l’hanno cacciata via, proiettando il titolo verso direzioni diverse ma sottolineo comunque che non possiamo parlare assolutamente di novità! Infatti di nuovo non c’è nulla, ma hanno compresso la parte mosou con i primi titoli “Tactis” della serie, per provare a renderlo più strategico e meno “folle”.
PROBABILMENTE RISCHIARE SU GRANDI SAGHE, RIMANE UN SOGNO LONTANO
Partiremo come sempre dalla rivolta dei Turbanti Gialli (che palle!). La narrazione non è particolarmente avvincente, ma ci siamo abituati, dopo la rivolta i nostri protagonisti andranno alla ricerca di prove che confermino le voci relative alla leggenda narrata anche nel tomo da dove è tratta la storia. Dopo aver ripetuto l’azzuffata con i ribelli dei Turbanti Gialli (stranamente), troveremo una ragazza imprigionata in una caverna da qualche incantesimo oscuro. La libereremo, per scoprire che non sarà una comunissima ragazza, ma avrà un pool di capacità magiche che metterà al nostro servizio nel corso della nostra avventura. Percorreremo tutta la regione per trovare armi che ci permettano di domare gli elementi. Durante il nostro percorso, incontreremo alcuni alleati (i soliti volti noti) che combatteranno con noi. Narrazione banale e semplice che se vorremo approfondire, avremo la possibilità di farlo nella sezione bonus: “Path of Destiny”.
Dynasty Warriors: Godseekers è quindi un gioco strategico a turni. Tranquilli fanatici del mosou, il titolo presenta ancora questa dinamica (seppur minoritaria e snaturata), ma rielaborata in questo mix strategico che si vuole avvicinare a giochi come Fire Emblem (non riuscendoci), restando comunque fedele ai suoi standard. L’avventura è divisa in due: scenario principale e scontri secondari. Gli scontri secondari non saranno legati alla storia principale, ma saranno necessari per livellare i nostri protagonisti. Le battaglie necessitano di preparazione poiché dovremo schierare i nostri generali, valutare gli obbiettivi e posizionare di conseguenza le pedine. Il campo d’azione è la classica scacchiera. Ogni generale ha un numero prestabilito di caselle in cui muoversi così potremo attaccare difenderci. Inutile dire che diventa fattore dominante il positioning su board. Gli eroi in attacco, in base all’energia che avranno, possono attaccare facendo combo più o meno lunghe, ovviamente il mosou attack sarà disponibile e ci permetterà di clearare la zona. Ultima abilità speciale la Synchro che ci permetterà di attaccare con più generali insieme.
Tecnicamente il gioco ha una grafica molto debole, con scenari poco particolareggiato ed è imperdonabile visto che hanno ridotto il carico dovuto ai centinaia di soldati che di solito avevamo intorno. Il titolo è uscito anche per PS3 e Vita quindi la bassa qualità può essere dovuta a quello. In ogni caso su PlayStation 4 droppa paurosamente il frame rate, i poligoni sono decisamente poveri sebbene parliamo di una console molto potente. Che dire il Team Omega Force probabilmente non ha saputo veramente osare ed hanno preferito riciclare un po’ di cose che avevano già in saccoccia. Non soddisfa pienamente i fan del mosou e probabilmente non riuscirà a soddisfare i fan dello strategico…In conclusione non è un titolo particolarmente brillante.