[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015 — GENERE: FANTASCIENZA — PAGINE: 603 — AUTORE: JAMES S.A. COREY” font_container=”tag:p|font_size:13|text_align:center|color:%23777777″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Condensed%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_column_text]
THE EXPANSE LEVIATHAN: IL RISVEGLIO
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Adoro le saghe letterarie, è più forte di me, quando vedo che un libro è il primo di un ciclo vado in delirio; sapere che sto per iniziare una lettura lunga e piena di avventure, con personaggi che potranno dare il meglio di se senza venire limitati da un esiguo numero di pagine mi da il senso di sicurezza di aver tra le mani una storia davvero epica. Le saghe cartacee più famose sono quasi sempre quelle fantasy, ma anche in ambito fantascientifico non mancano esponenti di tutto rispetto, basti pensare a Frank Herbert col suo ciclo di Dune o all’immenso lavoro di Isaac Asimov; il problema è che in Italia, per la scarsa attrattiva verso il pubblico o per la quasi nulla lungimiranza delle case editrici, mancano da qualche delle saghe fantascientifiche di ampio respiro. Avendo la fortuna di leggere in inglese ho potuto trovare dei cicli incredibilmente interessanti, come l’universo di Ender di Orson Scott Card, o la serie di Cobra scritta da Timothy Zahn, senza dimenticare la mole di romanzi e cicli ambientati nell’universo di Warhammer 40k; il lettore italiano viene un po’ penalizzato, quasi che da noi la fantascienza sia una letteratura di nicchia da lasciare solo nella mani di qualche collana apposita, come la storica Urania.
Per fortuna la Fanucci interviene a gamba tesa su questo problema, cercando di portare anche sugli scaffali dei lettori italiani delle saghe molto apprezzate all’estero, dando quindi agli appassionati delle letture appassionanti e di ampio respiro.
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IN ITALIA SPESSO MANCANO LE TRADUZIONI DELLE GRANDI SAGHE FANTASCIENTICHE ESTERE, LASCIANDO GLI APPASSIONATI ORFANI DI CICLI DAVVERO FANTASTICI
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Nello spirito di questo impegno, la Fanucci ha da poco portato all’attenzione dei lettori nostrani un nuovo ciclo di sci-fi, dando alle stampe la traduzione del primo libro del ciclo The Expanse di James Corey, Leviathan il risveglio.
Siamo di fronte a un capolavoro della lettura fantascientifica, dove tutti gli elementi classici del genere vengono mixati sapientemente in una storia avvincente e con una alchimia di personaggi incredibile!
In un futuro non troppo lontano, l’umanità avrà preso il pieno possesso del sistema solare, colonizzando e sfruttando ogni risorsa possibile; dalla Terra sono partite spedizioni che hanno colonizzato Marte, altre hanno sfidato lo spazio per stabilire avamposti minerari nella cintura degli asteroidi , ribattezzandola la Fascia, al fine di sfruttare i ricchi giacimenti di metalli e creare delle piccole fortune. A gestire questi avamposti sono spesso delle mega-corporazioni, che, come da tradizione, non si limiteranno a controllare la produzione industriale, ma gestiranno ogni aspetto delle colonie, usando una propria forza di polizia, spesso corrotta e inetta.
La distanza dalla Terra e la vita difficile delle colonie porta queste ultime a sentirsi ormai slegati dalla società terrestre, tanto da portare gli abitanti della Fascia a creare una nuova società, fortemente indipendente e che mal tollera le ingerenze dei terrestri; i coloni si definiscono Cinturiani (in riferimento alla cintura degli asteroidi, la loro nuova patria), anche fisicamente sono ormai diversi dai terrestri, essendo più alti e con arti più lunghi, dovuti alla vita in una minor gravità. Non siamo più di fronte a una società frammentata, in Leviathan convivono due nuove società, una, quella terrestre, che cerca disperatamente di tenere sotto il suo controllo l’intero sistema solare (con la complicità delle corporazioni), mentre l’altra, quella cinturiana, mira a raggiungere una propria indipendenza.
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UN’UMANITA’ FRAMMENTATA E SULL’ORLO DI UNA GUERRA TOTALE, DIVISA FARA TERRESTRI E COLONIALI, UN DOMINIO DI MEGACORPORAZIONI SENZA SCRUPOLI: LA FANTASCIENZA CLASSICA E’ TORNATA!
[/vc_column_text][vc_column_text]In questo fermento si muovono i personaggi della nostra storia, inizialmente su strade separate, ma ancora ignari di come le loro vite verranno presto intrecciate.
James Holden è un ex tenente delle flotta terrestre che ha scelto di vivere nella Fascia lavorando in un cargo frigorifero, una nave estrattiva che si occupa di rifornire gli avamposti cinturiani di acqua; la sua nave, la Canterbury, durante un trasporto si imbatte in un relitto, sopravvissuto ad uno scontro a fuoco. Come primo ufficiale, Holden guida una piccola squadra di ricognizione all’interno del relitto, sperando in un ricco recupero; durante l’esplorazione della carcassa metallica, però, iniziano a presentarsi dei fastidiosi dettagli, che mettono in allarme la squadra di ricognizione, spingendola a tornare a bordo della nave madre, ma prima che questo sia possibile, una misteriosa nave, invisibile, ai radar, compare dal nulla e annienta la Canterbury. Con la nuova responsabilità di provvedere ai sopravvissuti del suo equipaggio, Holden decide di rivelare a tutto il sistema solare l’accaduto, accusando le forze armate marziane della strage, convinto della loro colpevolezza per il ritrovamento di alcune componenti elettroniche usate dalle navi da guerra di Marte. Da questa sua impulsiva decisione inizierà una rocambolesca fuga da ogni forza armata del sistema solare, intenzionata a scoprire la verità su quanto sta accadendo nella Fascia. I capitoli dedicati a Holden rappresentano il canone della fantascienza d’azione, con battaglie fra astronavi ed esplorazioni di asteroidi e relitti.
Mentre Holden si impegna nel proteggere il suo equipaggio, sulla stazione mineraria di Ceres, il detective Miller, appartenente a una forza di polizia privata corrotta e violenta, cui viene assegnato un caso di recupero di una persona scomparsa, in realtà un rapimento ordinato da una ricca famiglia a capo della megacorporazione che controlla la polizia privata; Miller è un uomo ormai stanco, disilluso dalla vita, con un matrimonio fallito alle spalle che cerca di curare con l’alcolismo, che vede nella ricerca di Julie Mao una sorta di riscatto morale. Nella sua indagine Miller dovrà scontrarsi con le logiche politiche e sociali del dominio delle corporazioni, arrivando a confrontarsi con un mondo di cui ha sempre fatto parte e che ha vissuto dalla parte del più forte, maturando scelte che lo renderanno un outsider, privandolo anche di quel poco potere che poteva avere. Le pagine in cui seguiremo Miller hanno il sapore di un racconto noir, con un investigatore simile a un Marlowe del futuro, mescolando il sapore dei romanzi polizieschi alla fantascienza.
L’indagine di Miller e la continua ricerca della verità di Holden porteranno i due uomini inizialmente a fronteggiarsi, per poi diventare reticenti alleati, sempre sull’orlo di una rottura dovuta alla diversa visione del mondo.
Holden è un idealista, al punto da essere un ingenuo nel suo difendere la verità e pronto a tutto pur di difendere il proprio equipaggio; viene dipinto come il personaggio giusto, si identifica lui stesso come un Don Chisciotte dello spazio (non a caso ribatezza la sua nave Rocinante), ma è spesso vittima del suo senso di giustizia, che lo porta a decisioni impulsive e che dovrà rimpiangere.
A contrapporsi a Holden viene messo Miller, un cinico e più pratico uomo che ha imparato come sopravvivere nella società dinamica e border line della fascia; per Miller il fine giustifica sempre i mezzi, anche a costo di piegare le leggi e sfruttare le persone. Vedere come queste due diverse visioni del mondo cozzino tra loro, animando discussioni molto accese e creando anche situazioni disperate è sicuramente un punto di forza del libro; questo scontro di principi è un segno di realismo, un tentativo pienamente riuscito di dipingere un’umanità reale.
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PERSONAGGI UMANI E VIVI RENDONO LEVIATHAN UN RITRATTO CREDIBILE E GODIBILE DI UNA FUTURA UMANITA’, CON TUTTO IL SUO COROLLARIO DI DIFETTI E PREGI
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Nel futuro adattamento televisivo potremmo vedere Holden con queste fattezze” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:100%20light%20regular%3A100%3Anormal”][vc_single_image image=”6067″ img_size=”full” alignment=”center” img_link_large=”yes”][vc_column_text]
La trama di Leviathan raccoglie tutte le classiche tematiche di un buon romanzo di fantascienza, senza dimenticare un piccolo riferimento alla doverosa presenza aliena; il pericolo di inserire così tante sfaccettature in un’unica storia è di slegare la trama, invece Corey riesce a creare una linea diretta fra tutti gli eventi, rendendo la lettura non solo facile ma anche frenetica. Da apprezzare la scelta stilistica di dividere i capitoli in base al punto di vista di un determinato protagonista (i titoli dei capitoli saranno il nome di chi seguiremo), ma soprattutto la geniale idea di riprendere nel capitolo successivo la narrazione dalla fine del precedente, riprendendo anche parte dell’ultimo dialogo per darci l’impressione di un racconto continuo.
Lo stile è fresco e dinamico, con dialoghi reali e anche scurrili, per delineare la personalità di alcuni personaggi abbastanza discutibili; la ricostruzione della società futura, con i suoi difetti così simili a quelli che caratterizzano la nostra, è incredibilmente umana e palpabile, la descrizione precisa e realistica dei caratteri dei personaggi secondari è come un ritratto artistico dell’umanità, pronta a mostrare il suo lato peggiore, ma con degli improvvisi scatti di positività che possono farci ricredere su un personaggio. La morale è sempre in bilico, non ci sono buoni e cattivi che spiccano chiaramente, la vita nella Fascia è come vivere in un mondo di sfumature, in cui bianco e nero sono un’utopia irrealizzabile; ognuno cerca di raggiungere i propri scopi, qualcuno si illude di esser una brava persona cercando di non ledere agli altri, ma alla fine, per quanto l’ambiente chiuso di una stazione mineraria cerchi di spingere alla collaborazione, sono avarizia e egoismo i valori più corteggiati dai residenti. Sarà proprio questo contrasto tra la società e i due protagonisti, Miller e Holden, a dare a Leviathan un senso di rivalsa, come se i due uomini, così diversi eppure animati da un codice morale simile, cerchino di non venire risucchiati da questa apatia morale, perdendo la propria anima; la loro lotta per rivelare la verità, la tenacia con cui rifiutano di farsi travolgere dagli eventi che li vorrebbero solo spettatori è una vera droga, ci ritroveremo a divorare interi capitoli solo per la curiosità di vedere chi la spunterà, se la loro voglia di sopravvivere o la vita che si accanisce contro di loro.
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LEVIATHAN VIVE GRAZIE AL CONTRASTO TRA LA SOCIETA’ PRESENTATA E I SUOI PROTAGONISTI, PRONTI A TUTTO PER DIFENDERE I PROPRI IDEALI
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La serie partita con questo primo volume (a cui in agosto seguirà Caliban La guerra) ha già avuto due seguiti nel mercato americano, che speriamo vengano presto tradotti nel nostro Paese per completare questo primo tassello; pare infatti che sia già in lavorazione un secondo blocco di storie che vada a completare il mosaico delle avventure nella Fascia.
A ribadire il successo e l’attrattiva della serie va considerato che in autunno approderà sugli schermi americani la serie tratta dal primo libro del ciclo di Corey, che nella versione televisiva è stato ribattezzato The Expanse, usando il nome della saga; nell’idea degli sceneggiatori, ogni stagione racconterà le vicende di un libro. La sola paura che si può avere è che non si faccia la fine di Games of Throne, in cui la storia dei libri viene cambiata in parecchi, troppi aspetti, e che la serie televisiva arrivi al punto da superare le uscite cartacee del ciclo (capito Martin?).
Una curiosità: James Corey non esiste! In realtà siamo di fronte a un nome fittizio che incarna la genialità e le penne di Daniel Abraham, che principalmente scrive fantasy, e Ty Franck, che nel suo curriculum può vantare di esser uno degli assistenti di George R.R. Martin; se le premesse sono quelle di Leviathan, possiamo solo sperare che il loro sodalizio artistico abbia una lunga durata!
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Thomas Jane interpreterà il complicato Miller” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:100%20light%20regular%3A100%3Anormal”][vc_single_image image=”6073″ img_size=”full” alignment=”center” img_link_large=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/6″][vc_icon icon_fontawesome=”fa fa-comments-o” color=”custom” size=”xl” align=”right” custom_color=”#dd3333″][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_custom_heading text=”Siamo di fronte a una nuova saga, un primo pilastro che presenta personaggi reali, con storie intriganti e piene di ottimi spunti. I richiami ad alcune tematiche classiche non sono scontati, ma danno un senso di completezza alla storia, portando The Expanse a candidarsi come la serie cult dei prossimi anni. RIVELAZIONE
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