Inizialmente, per il Retrolove di questa settimana, il titolo di cui volevo parlarvi era un altro. Poi, però, frugando nella mia collezione mi è capitato tra le mani Turok Evolution, il primo gioco che ho acquistato per la Playstation 2! Nostalgia canaglia, quindi eccoci qua!
Turok Evolution è un FPS targato Acclaim, pubblicato nell’ormai lontano 2002 per PS2, Xbox e Gamecube. Del gioco fu realizzato un porting per pc l’anno seguente. È il primo titolo della serie a non essere stato pubblicato per il Nintendo 64.
la storia inizia sulla Terra, più precisamente nel Vecchio West. Durante l’introduzione vediamo una sorta di resa dei conti tra Tal’set, un Nativo Americano e il Capitano Bruckner dell’esercito U.SA. Quando il coraggioso Tal’set riesce a sferrare il colpo fatale al malvagio capitano (che si capisce già dal nome sia il cattivone di questa vicenda), inspiegabilmente si apre una sorta di wormhole che inghiotte i due combattenti. Il coraggioso Indiano si risveglia, vivo ma malconcio per la caduta. In una lussureggiante giungla tropicale, abitata da enormi dinosauri! Benvenuti a Terra Perduta!
TUROK EVOLUTION UNISCE DINOSAURI E PESANTI ARMI DA FUOCO. DA SEMPRE UN OTTIMO CONNUBIO!
Tal’sel non si perde d’animo e cerca subito di costruirsi un’arma, anche perché è convinto, a ragione, che anche il suo avversario sia finito in questo mondo preistorico. Comunque, i dinosauri sono nonostante una rocambolesca fuga da un T-Rex imbestialito proprio in uno dei primi livelli, il problema minore. Su Terra Perduta si sta combattendo una guerra sanguinosa tra la razza degli Sleg, schifosi umanoidi rettiliani dotati di armi e tecnologia avanzata, e i poveri umani, decisamente in svantaggio, anche perché equipaggiati con una scarpa e una ciabatta. Ovviamente il nostro eroe non può fare altro che schierarsi per la sua razza, anche perché il crudele Bruckner, nonostante fosse ferito in maniera molto grave, si è alleato con i rettiliani. Il conto, quindi, è ancora aperto…
La trama, lo avrete già intuito, è quella che è. Certe cose proprio non riesco a farle quadrare. Ma vi sembra possibile che, per quanto malvagio, un tizio appena teletrasportato su un altro mondo, ferito per di più, la prima cosa che faccia sia quella di fare amicizia con una razza aliena simile alle iguane, che per giunta vuole sterminare i nostri simili? E che loro, ovviamente, lo accolgano a braccia aperte, regalandogli anche un Tirannosauro corazzato da guerra che i Dino Riders possono accompagnare solo!
Tolta la trama, il gioco in se stesso non è male. Molto splatter, dozzine di armi, sezioni in sella a uno pterosauro, tanto per spezzare il ritmo solito da sparatutto in prima persona, e dinosauri! Non so voi, ma io fin da bambino ho sempre adorato i dinosauri. E in Turok Evolution ne trovate quanti volete!
Facendo qualche partita per rinfrescarmi le idee in vista dell’articolo, mi sono reso conto che, oltretutto, è anche invecchiato maluccio. La grafica è molto grezza, ma non dimentichiamo che stiamo parlando di un gioco di 15 anni fa. Quello che non va in Turok Evolution è una certa legnosità nei movimenti e il sistema di salvataggio. Odio puro. In pratica non esistono checkpoint. Se muori, cosa peraltro non scontata visto che la difficoltà non è tra le più basse, ricominci il livello da capo! E alcuni livelli sono belli lunghi! Finché vieni inchiodato dal fuoco di soppressione avversario, ok, ma quando devi rifare tutto perché sbagli un salto (ma che mania era quella di mettere sezioni “platform” negli FPS!?), il ragequit è assicurato.
Vi chiederete perché sto scrivendo di questo titolo, decisamente non un capolavoro. Per due motivi.
Il primo è che comunque, una volta presa la mano, Turok Evolution riesce comunque a divertire e a coinvolgervi fino al duello finale. Il secondo invece, più sentimentale, è che non potevo non parlarne. Il mio primo gioco su PS2! Non il migliore, ma il primo! Insomma, ho un cuore anche io!
Riamane comunque meglio di certi tripla A moderni, ma io non vi ho detto niente!
Alla prossima, #StayTuned!