In arrivo mercoledì con il suo film, il Dottor Strange è il nuovo personaggio Marvel ad entrare nel MCU, la nuova veste cinematografica che sta rinverdendo gran parte dei personaggi della Casa delle Idee, che ha il merito di dare lustro anche ai personaggi meno notial grande pubblico. Strange rappresenta la prima incursione della Marvel nel mondo della magia, comparendo in un periodo, i primi anni ’60, in cui i primi movimenti new age facevano la loro comparsa; la dimensione mistica e spesso onirica, con tavole a volte psichedeliche che rendevano il mondo magico di Strange, resero il personaggio molto popolare all’interno delle comunità studentesche dei college americani, una situazione che lo storico dei fumetti Mike Benton riassunse così “Le storie di Dr. Strange degli anni ’60 hanno costruito una cosmologia coesa che avrebbe entusiasmato qualsiasi teosofo che si rispetti. Gli studenti del college, menti appena aperte a esperienze psichedeliche e misticismo orientale, leggevano le storie del Dr. Strange di Ditko e Lee con la convinzione di un Hare Khrisna neo-convertito. Il significato era ovunque, ed i lettori hanno analizzato le storie di Dr. Strange per le loro relazioni con i miti egizi gli dei sumeri, e gli archetipi junghiani “.
STRANGE RAPPRESENTA IL PRIMO VERO PERSONAGGIO MARVEL A CONFRONTARSI CON L’AMBITO MAGICO, AFFRONTANDO MINACCE SCONOSCIUTE AGLI ALTRI EROI DELLA MARVEL
Questa passione dei giovani ribelli degli anni 60 ha spesso fatto accusare gli sceneggiatori e disegnatori di Strange di essere anch’essi dediti a certe sostanze particolari (in pratica, si piaci agli strafatti, sei uno strafatto!), ma Roy Thomas, uno degli accusati, ha sempre respinto le accuse; resta il fatto che le avventure di Strange apparse in Strange Tales abbiano anticipato la controcultura mistica e psichedelica che avrebbe contraddistinto la gioventù americana a cavallo fra gli anni ’60 e ’70. La principale connotazione di Strange è che, specialmente nella sua prima serie, aveva il ruolo di custode magico del nostro mondo, scontrandosi con nemici estremamente potenti ma che erano ignoti a personaggi come l‘Uomo Ragno o i Vendicatori, rendendolo un eroe di cui gli altri membri della famiglia Marvel ignoravano l’esistenza; la sua familiarità con la magia e il misticismo portò alla realizzazione di un arco narrativo in cui si ipotizzò come la Creazione fosse opera di uno stregone onnipotente, generando una forte protesta da parte della comunità religiosa più radicale degli Usa, al punto che Steve Englhart e Frank Brunner (i curatori della serie tra il 1972 e il 1974) inventarono una finta lettera di sostegno da parte di un pastore texano (se piace a un intransigente cattolico texano, deve piacere a tutti!).
Rimane il fatto che Strange fu una figura d’impatto nell’immaginario collettivo americano del periodo!
Le origini fumettistiche di Stephen Strange furono un’idea totalmente partorita da Steve Ditko, leggendario membro dei team creativi Marvel. Il nome, Strange, fu una scelta quasi obbligata, visto che le prime storie del mago sarebbero apparse sulla rivista Strange Tales; la prima storia fu scritta da redattore capo Marvel del periodo (un certo Stan Lee, mai sentito?), che per rendere al meglio il personaggio si avvalse di ricerche piuttosto precise (avvalendosi anche della consulenza del celebre esperto di cultura popolare Jerry Bails), ma facendosi ispirare dal radio-dramma degli anni ’30 Chandu the magician, mentre lo stesso Lee ammise che la caratteristica di lanciare incantesimi attraverso strane litanie non ha alcun significato nascosto, visto che le frasi vennero ideate per la loro apparente forma “misitca e misteriosa”!
Secondo le origini del personaggio narrate nei fumetti, Stephen Vincent Strange nasce il 18 novmebre 1930 a Filadelfia (Pennysilvania), anche se sarebbe poi cresciuto in una fattoria del Nebraska, assieme ai genitori, alla sorella Donna e al fratello Victor. In tenerà età subisce la prima incursione nel mondo mistico, quando i suoi sogni diventano incubi per l’intromissione del Barone Mordo, che nota il potenziale mistico del giovane Strange e cerca di sottometterlo temendone il futuro potere. Fin da piccolo Stephen vede come unico valore ricchezza, vedendo le condizioni piuttosto umili della famiglia, e sceglie, sotto spinta della sorella, la carriera di medico; iscrittosi a medicina, assisterà impotente alla morte della sorella (annegata in un lago), lutto che lo porterà a concentrarsi solamente sugli studi, tanto che taglierà i ponti anche con la famiglia. Questo distacco lo aiuta a ottenere eccellenti meriti accademici, ma lo farà mancare al capezzale del padre morente, motivo di lite con Victor, con il quale arriverà ad un’accesa discussione in seguito alla quale il fratello morirà davanti ai suoi occhi investito da un’auto.
Strange taglia definitivamente ogni legame con il suo passato, aprendo una propria clinica a New York, in cui con la sua bravura riesce a diventare un luminare nel campo della neurochirurgia. Assieme alla sua perizia, diventa famoso per il suo carattere saccente ed egocentrico, avido per le parcelle esorbitanti e vizioso, dedito ad alcol e donne; la sua belal vita si interrompe una notte in cui in un incidente d’auto (causato da velocità eccessiva e alcol) rimane gravemente ferito alle mani, perdendone l’uso. Aiutato dal dottor Nicodemus West ne recupera parzialmente l’uso, e gli viene proposto di continuare la carriera medica, ma in un ruolo minore; l’ego spropositato di Strange gli impedisce di accettare l’offerta, rendendolo in breve tempo un ubriacone senza più un soldo, in cerca di una cura per le proprie mani. Dopo mille ricerche, vane promesse e truffatori, segue la pista dell’Antico, un leggendario mistico che pare in grado di guarire ogni ferita.
Giunto sulle vette dell’Himalaya, Strange con la sua solita arroganza impone all’Antico di curarlo, ma questi, visto il suo animo corrotto ma conscio del suo potenziale, gli offre invece di addestrarlo nelle arti mistiche; inizialmente Strange rifiuta ma è costretto a rimanere una notte nel tempio dell’Antico a causa di una bufera. In questa notte, Stpehen scopre che il Barone Mordo, ex allievo dell’Antico, vorrebbe ucciderlo; Strange rischia la propria vita per allertare il mistico, ma questi, già a conoscenza della minaccia, prende il gesto altruistico di Strange come un segno del buono che alberga nella sua anima e rinnova l’invito ad addestrarlo, ottenendo una riposta positiva! Dopo sette anni di addestramento, Strange diventa uno stregone, rinnovato nel corpo e nello spirito, decidendo di tornare nella sua New York, prendendo casa al 177A di Becker Street, ribattezzandolo il suo Sanctum Sanctorum.
È l’inizio della leggenda di Dottor Strange.
Personaggio abbastanza lontano dall’idea classica del supereroe Marvel, Strange si distingue per il suo forte misticismo. Il suo potere dal trio di divinità Vishanti (Agamotto, Oshtur, Hoggoth) , tanto che i suoi più potenti talismani sono direttamente collegati alle dinività: il Libro dei Vishanti, l’Occhio di Agamotto (che permette di eludere illusioni, menzogne e amplificare poteri mentali) e la Cappa della Levitazione (che consente di volare e si comporta come un essere vivente obbediente).
Strange nel corso della sua vita deve affrontate sconfitte e glorie, ma soprattutto sente su di sé il peso della responsabilità del proprio ruolo, visto che in breve diventa lo Stregone Supremo, il guardiano mistico della nostra realtà, successore dell’Antico; mentre gli altri eroi della Marvel lottano raramente contro minacce di natura ultraterrena, per Strange il magico e il paranormale sono all’ordine del giorno. Nella sua carriera ha affrontato ogni tipo di minaccia, e ogni sconfitta lo ha profondamente segnato; nonostante questo, viene riconosciuto come uno degli esseri umani più potenti ed influenti, anche per la sua forza d’animo che lo ha portato a compiere scelte spesso difficili e operare anche con personaggi controversi (basti pensare alla formazione dei Figli della Mezzanotte, composta da Strange, Morbius il Vampiro, Ghost Rider e Johnny Blaze), o prendere decisioni di importanza globale, in quanto membro del gruppo degli Illuminati (la cerchia ristretta di potenti formata da Strange, Xavier, Namor, Freccia Nera, Pantera Nera , Reed Richards e Tony Stark).
Non esiste evento epocale Marvel in cui non sia coinvolto Strange, da Civil War a Secret Invasion, ed in cui il suo intervento, con esiti alterni, non abbia avuto una rilevanza fondamentale; una vita editoriale così lunga presenta un gran numero di storie che andrebbero lette per poter conoscere al meglio il personaggio. L’ideale sarebbe recuperare le primissime storie contenute in Strange Tales, se non altro per assistere alle prime apparizione del Mago Supremo; da considerare una lettura di Season One, di Park e Rios del 2013, in cui viene aggioranto il mito di Strange, portandolo in un orizzonte temporale più recente, obiettivo della collana Season One. Ovviamente va citata la rinata serie Dottor Strange, che riporta le avventure dello Stregone Supremo ogni mese in edicola, nata all’interno del progetto All-New; è uno Strange più moderno, anche più combattivo e molto fisico, capace di usare l’Ascia di Angarrumus come un guerriero di tutto rispetto.
Ora tutto è focalizzato sulla versione cinematografica, in uscita il 26 ottobre. Benedict Cumberbatch presterà il volto a Strange, scelta che già dai trailer sembra pagare; fortunatamente la Marvel ha scelto di aspettare i tempi di Cumberbatch, visto che la prima offerta del ruolo era stata declinata a causa di precedenti impegni, soprattutto vista la disperata ricerca di un sostituto che aveva portato a delle candidature assurde (da Colin Farrell a Joaquin Phoenix, passando per mezza Hollywood). Nonostante delle critiche immotivate sulla scelta dell’Antico (Tilda Swinton è una scelta più azzeccata secondo me, ma ne parleremo meglio in sede di recensione) la curiosità sulla pellicola dedicata a Strange è decisamente alta, e le speranze sono ottime! Non ci resta che confidare nella protezione di Agamotto e goderci la pellicola!