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STAR TREK 50: COME AFFRONTARE LE DIVERSE TIMELINE
[/vc_column_text][vc_separator color=”custom” border_width=”4″ accent_color=”#dd3333″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Con il suo Star Trek del 2009 JJ Abrams ha portato un po’ di confusione all’interno della cronologia di Star Trek. Secondo gli eventi del film, nel 2387 il capitano romulano Nero riesce a portare indietro nel tempo la sua nave mineraria, la Narada, attraverso un buco nero creato da Spock nel vano tentativo di salvare Romulus dalla distruzione a causa di una supernova; il viaggio della Narada si interrompe nel 2233, quando incrocia la nave federale Kelvin, distruggendola, uccidendo fra gli altri il capitano George Kirk, proprio mentre su una navetta sta nascendo il figlio, James Tiberius Kirk.
CERCHIAMO DI FARE IL PUNTO SULLA CONFUSIONE DELLE TIMELINE DI STAR TREK!
Questo evento viene indicato come il momento di partenza della Kelvin Timeline; nel film stesso Uhura ipotizza che questo momento sia come il primo istante di una realtà alternativa, lasciando intendere che la nuova linea temporale iniziata da Abrams non riscriva quanto fin’ora visto, ma prenda proprio un’altra direzione rispetto alla linea temporale classica (definita Prime).
Durante un’intervista rilasciata a Trek.Movie, lo sceneggiatore di Star Trek Roberto Orci svela la sorte dell’universo Prime : ” Continua ad esistere! Stando a quanto dice la più testa e riconosicuta teoria scientifica di sempre, la meccanica quantistica, l’universo Prime continua ad esistere“.
Anche ammesso che la meccanica quantistica riconosca la validità di questa teoria (non si ha ancora un sufficiente validità scientifica riguardo la meccanica quantistica o la teoria del multiverso), il discorso in Star Trek si complica, in nome dei precedenti visti nelle serie precedenti.
Il viaggio nel tempo in Star Trek ha una connotazione ben precisa: cambiare gli eventi del passato stravolge sicuramente gli eventi futuri. Pensate al Dipartimento delle Indagini Temporali, comparso nel 6 episodio della quinta stagione di Deep Space Nine, Animaletti pericolosi (Tribbels and Tribbel-ations), che ha il compito di impedire la contaminazione da parte di viaggiatori del tempo di eventi del passato al fine di modificare il presente. Esistono anche diversi esempi di come una modifica del passato possa influenzare profondamente il presente in Star Trek:
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quando i Borg attaccano la Terra per impedire il Primo Contatto, mentre l’Enterprise viaggia nel vortice temporale a ritroso nel tempo, vede il futuro cambiato a causa del successo del piano dei Borg (Star Trek: Primo Contatto)
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In Enterprise la Guerra Fredda Temporale rappresenta un chiaro esempio di come funzioni il viaggio del tempo in Star Trek
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se James T. Kirk avesse salvato Edith Keeler, l’Enterprise e la Federazione non sarebbero mai esistiti (Star Trek TOS, episodio 28 della prima stagione, Uccidere per amore, The City on the Edge of Forever)
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Dopo avere assistito alla morte del personaggio storico Gabriel Bell, Benjamin Sisko deve prenderne il posto per permettere l’esistenza delle Rivolte di San Francisco nel 2024, in modo da salvare il futuro (Star Trek Deep Space Nine, episodio doppio 11-12 della terza stagione, Tempi Passati, Past Tense)
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Nell’universo parallelo chiamato Universo dello Specchio, l’intervento di Kirk nella serie classica ha una rilevanza tale da influenzare l’intero assetto politico, in modo che si vedano le conseguenze anche in Deep Space Nine
Detto questo, sorge un interrogativo: esiste davvero questa “doppia” linea temporale in Star Trek?
Se vogliamo tenere fede a quanto detto in tutti gli anni di episodi televisivi, delle spiegazioni date sempre in una direzione, l’Universo Prime semplicemente non esiste più! Potremo anche lasciare la spiegazione allo Spock della Kelvin timeline (Zachary Quinto) che cerca di tirare le fila del discorso in Star Trek (2009) il quale sostiene che l’arrivo della Narada abbia creato una nuova catena di eventi, alterando con la sua presenza il flusso della storia. Nessun riferimento ad un eventuale linea temporale alternativa!
Stando a quanto detto da Spock, alla ferrea regola sulla gestione del passato da parte di Star Trek non ci sono dubbi: la linea temporale Prime è stata cancellata! La nuova Kelvine timeline avrebbe in realtà cancellato tutta la linea temporale come la conosciamo; Nero ha intrapreso il suo viaggio dopo la Guerra del Dominio (quindi dopo il finale di Deep Space Nine) ed arriva circa 20 anni prima dell’inizio della serie classica, resettando quindi l’intero andamento della Prime timeline.
C’è un dettaglio che però mi lascia perplesso, fin da quando ho visto Star Trek (2009): la nascita di James Tiberius Kirk. Secondo il canone classico, Kirk è nato nel 2233 , il 22 marzo, ma non su una nave stellare, bensì a Riverside, nell’Iowa; ora, se vogliamo considerare che la Narada cambi la linea temporale distruggendo la Kelvin, come mai Kirk il giorno della sua presunta nascita non era sulla Terra ma su una nave stellare? Già questo dettaglio non da poco indica che un qualcosa di diverso era già presente ben prima dell’arrivo di Nero! Quale è, dunque, il vero punto di svolta nella timeline originale da cui dovrebbe parte la line temporale alternativa?
Il vero problema arriva ora con la decisione di inserire Star Trek: Discovery nella fu Prime timeline. Lo stesso showrunner Brian Fuller ha detto che “abbiamo dovuto ri-immaginare tutte le specie aliene che abbiamo visto in precedenza nelle serie“. Dobbiamo quindi attendere l’inizio di Discovery per scoprire come il nuovo e il vecchio canone riusciranno a convivere.
Onestamente, sembra di essere nuovamente di fronte a quanto successo con Il risveglio della Forza di Star Wars (anche in questo caso compare il nome di Abrams, segno del destino?), quando la Disney ha cancellato anni di Universo Espanso per creare dei seguiti diversi (creando, anche in questo caso, un universo alternativo che raccogliesse il defunto universo espanso, chiamandolo Legends). Questa scelta di fare un reboot, per quanto personalmente detesti questa tendenza, è comprensibile, visto l’esigenza di attirare un nuovo pubblico su un brand che ormai ha raggiunto il mezzo secolo; l’ideale sarebbe stato pensare meglio a come gestire il discorso della doppia linea temporale, soprattutto analizzando quando precedentemente stabilito in anni di telefilm e pellicole al cinema.
Per affetto e passione, continuo a considerare la cosidetta Prime timeline come il vero Star Trek, e a vedere il nuovo ciclo di film iniziato nel 2009 come un affascinante What If…?. La speranza, ora, è tutta per Star Trek: Discovery, sperando che riesca a ricollegarsi in modo adeguato all’universo originale.
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