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UN BEL (VIDEO) GIOCO
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Eh già… siamo alla ricerca di un “bel gioco” che riempia il nostro (poco) tempo libero, in modo appagante e soddisfacente. No, non possiamo metterci a caccia di una bella ragazza, perchè siamo già impegnati con una moglie/fidanzata (bella, anzi bellissima, ma soprattutto gelosa!). Ci piacciono un sacco di sport, attività ecc, ma è inverno, piove e tira vento, e per di più abbiamo poco tempo, a volte solo mezz’ora, un ora al massimo.
Ecco quindi in soccorso del nostro svago, il più recente ritrovato tecnologico: il VIDEOGAME !
Ci rende ben più partecipi che guardare un film (o telefilm o quel che è) in TV, ci permette di interagire con altre persone (tramite il multiplayer) invece di starcene soli soletti (eh si… in mezz’ora non si riesce a uscire di casa, trovarsi con amici e fare un gioco da tavolo), e di sviluppare le nostre abilità “digitali” (ma non solo, visto che spesso molte di queste abilità e strategie le possiamo riciclare in qualche modo nella “real life”).
Fatta questa premessa, non resta che scegliere il gioco! Easy! E invece… NO! Non è facile e ora vi spiego perchè. Tanto per cominciare serve (A) una profonda e onesta consapevolezza di noi stessi, dei nostri desideri, di cosa ci da davvero soddisfazione e altra roba del genere da psicologi; e poi c’è (B) la famosa ora/mezz’ora, perchè la realtà è che tra lavoro, famiglia, ecc, il tempo è quello che è, e spesso sono solo ritagli qui e là tra un impegno e l’altro.
Beh per la prima parte (il “voi stessi”) dovete arrangiarvi… posso solo consigliarvi di provare quanti più generi e stili di gioco possibili per comprendere quale “fa più per voi”, vi aggrada maggiormente e vi fa venire più voglia di giocare e rigiocare.
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COME GIUDICARE UN VIDEOGIOCO? QUALI SONO I PARAMETRI DA SEGUIRE? E SOPRATTUTTO, ESISTE UN METRO UNIVERSALE O OGNUNO HA IL PROPRIO SISTEMA?
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Per la seconda invece… possiamo aiutarvi. Datemi un attimo, vi spiego tutto dal principio.
L’industria dei videogiochi (mi riferisco a PC e console) è diventata obesa, lenta, goffa, non riesce a fare le cose più semplici, ed oggi sistemi portatili come Android stanno facendo passi da gigante, mentre il vero nucleo di tutto è li fermo da anni in un “letto virtuale”, schiacciato dal suo stesso peso.
Non è sempre stato così… un tempo il PC-gaming era il cuore pulsante dell’innovazione in questo settore; se penso quanto poco ci è voluto per passare da un 286 e giochi (divertenti perfino oggi) come Jetpack (tanto per citarne uno) ad un UT1999… eh… quanto gameplay, quanta tecnologia, quanto POTENZIALE.
È trascorso più o meno lo stesso tempo (un altra decina d’anni circa) e con rammarico vedo e sento che sebbene la tecnologia hardware si sia evoluta immensamente, il gameplay, le idee, il “divertimento” dei videogames è rimasto lo stesso, anzi spesso si è tragicamente downgradato anche di molte tacche! (non comincio a fare esempi che ci metterei 569 pagine, ma sono disposto a farveli su richiesta, in ogni genere). Il risultato è che oggi abbiamo più videogiochi che cinesi, ma la stragrande maggioranza non vale il tempo perso a programmarli. Si è vero, oggi quasi tutti hanno un ottima grafica e audio, vanno benissimo per fare degli screenshots, ma dopo un po’ ci si rende conto di quanto siano finti, di facciata, e non ci soddisfino veramente. Così ne cerchiamo un altro, e il processo si ripete in un tragico loop dove noi perdiamo il nostro tempo con prodotti che non dovrebbero esistere. E’ doveroso dire che ovviamente un gioco può piacere ad uno e ad un altro no, è soggettivo, ci sta, “de gustibus” … si sa, dipende dal punto “A” di cui parlavo prima . Ma sicuramente ci sono prodotti brutti, insulsi, inutili, sciatti, chiamateli come vi pare, che rappresentano la “ragazza cessa con pessimo carattere” che nessuno vuole, a prescindere dai gusti!
Agli antipodi ci sono quei giochi, che almeno per una ragione (ma si spera più di una) sono speciali, innovatori, divertenti ecc..
Questa, a mio personalissimo parere, è la linea di demarcazione tra la sufficienza e l’insufficienza di un gioco. Influisce sicuramente il gusto personale, ma certi elementi oggettivi sono imprescindibili, e sebbene nella nostra società moderna se ne uscirà sempre qualcuno affermando il contrario dell’evidenza, bisogna avere la forza di ignorarlo e continuare ad affermare l’evidenza, per il bene di tutti. Fermo restando che personalmente sono apertissimo a nuove opinioni e a cambiare la mia, SE gli argomenti sono giusti e sensati però!
Quanto grave sia l’insufficienza o quanto meritata sia l’eccellenza… beh qui si ci potrebbe aprire un dibattito senza finirlo mai![/vc_column_text][vc_single_image image=”15385″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]
Per semplicità direi che il paragone con la media dei concorrenti sia il metodo più semplice, ma nel caso specifico ci sarà sempre un po’ di elemento soggettivo del recensore, che per quanto voglia essere obiettivo guarderà comunque sempre con i suoi occhi e non potrà fare diversamente.
Ritengo non sia davvero importante comunque, anzi per evitare le “dispute da bimbetti” (tipico: “ah ma il gioco X ha preso 8.7 mente il gioco Y ha preso 8.9, quindi è più bello” …bah!), io già abolirei il voto parziale (la virgola dopo il numero intero).
Ora finalmente arriviamo al punto: un “bel video-gioco”.
Ritengo sorpassato da anni il voto sulla grafica e quello sull’audio… per carità sono tutt’ora elementi ESSENZIALI oltre che importanti per un gioco, ma siamo onesti, per noi stessi più che altro, rendiamoci conto che la grafica dei giochi di oggi è quasi fotorealistica, e non è la risoluzione un pelo più alta, o gli “X” dell’anti-aliasing a rendere un gioco più bello” (inteso come più profondo, godibile, giocabile e divertente) di un altro. È solo un gradito extra, che non dovrebbe influenzare in alcun modo il gioco vero e proprio.
Quello che oggi rende “bello” (avete capito cosa intendo dai, non ripeto più) un gioco, è la stessa cosa che lo rendeva “bello” ai tempi delle avventure testuali (dove la grafica non esisteva, si interagiva solo scrivendo e leggendo del testo), e cioè: la passione VERA di chi quel gioco l’ha prodotto, che si trasmette al giocatore tramite innumerevoli “tocchi”, che non si possono riassumere in volgari parametri; a volte sono solo appena percepiti, ma nel loro insieme creano un capolavoro, “bello” al punto che innanzitutto vuole giocarci chi quel gioco l’ha creato! Perchè si diverte davvero!
Questa passione spesso da sola non basta, ma di sicuro se manca questa per quanti sforzi si facciano a produrre un tipico “AAA” game, sarà sempre un guscio vuoto, un prodotto sviluppato in seguito a fredde ricerche di mercato tese a raccogliere quanta più audience videoludica possibile, che in realtà non soddisferanno nessuno, dal casual gamer (che mollerà all’uscita del prossimo gioco)
all’hardcore player, che lo reputerà un gioco insulso (quello che difatto è).
Quindi un gioco non è “bello” solo perchè ha grafica fotorealistica ed è uscito ieri, non è “bello” perchè è il numero 6 di una serie e quindi deve essere “bello” per forza, non è “bello” se ha avuto una campagna pubblicitaria immensa (che è costata più del gioco) che ha convinto tutti quanto “figo” sia sto gioco, senza che nessuno l’abbia anche solo provato.
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Per concludere… oggi quando valuto un gioco PER ME STESSO, lo valuto tenendo in considerazione il punto “A” (e questo è soggettivo, ognuno di noi deve imparare a “conoscersi”) e l’elemento “B”, sul quale onestamente non trovo MAI da nessuna parte una recensione che davvero mi faccia capire intimamente cos’è DAVVERO quel gioco. Quali caratteristiche contano DAVVERO oggi? La grafica? Sicuro? O forse è la possibilità di personalizzarsi l’equipaggiamento, o quanto tempo dura in media una partita multiplayer, o quanto accurata è la balistica dei proiettili in un gioco che si spaccia per realistico, o quanto davvero divertente è fare una partita al tal gioco magari con amici, o quanto dia “il feeling di esserci davvero” ai comandi di un auto o una nave stellare, o quando una particolare community intorno a un gioco lo renda unico, o quando inserite qua tutto quello che vi pare e che vi piacerebbe. Ecco quando è davvero un bel gioco. Ed è chiaro che i “vecchi” e “classici” parametri sono ormai obsoleti, perchè ogni qual volta esce un nuovo gioco (o sarebbe più corretto dire un nuovo engine grafico) andrebbero aggiornati, ma cosa più importante, misurano aspetti (grafica , sonoro ecc.) a cui viene dato molto più peso di quello che hanno davvero.
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Prima di chiudere, una riflessione sulla recensione in sè. Ritengo sia umanamente impossibile dedicare molto tempo e passione ad ogni gioco che si recensisce, ma tuttavia che ogni recensione dovrebbe far trasparire una vera e profonda conoscenza del gioco in questione, e alla lunga potrebbe essere una scelta vincente anche per diversificarsi dalle troppe testate che fanno le solite recensioni-fotocopia. Meglio poche recensioni, ma davvero uniche!
Qua c’è anche da dire un ultima cosa… certe scelte, sopratutto quelle “giuste” (giuste… è soggettivo, ma non dibattiamo su questo ora) spesso non sono le più “popolari” o “immediate”. Molti non le capiranno, almeno non subito, ma ritengo sia una questione di correttezza verso se stessi e gli altri, e anche di “stile”, nel senso che alla fine è un opinione, la mia ad esempio è ben chiara, ed io propongo questa, nel bene e nel male, perchè questa è.
So che il mondo ha preso “un altra strada” rispetto a quanto sto descrivendo qui, ma credo che nel nostro piccolo dovremmo sforzarci di rimettere le cose sulla “giusta strada”, almeno tentare.
…altrimenti saremmo solo i soliti politici.
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