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DRAGONERO: L’ULTIMA DIFESA

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Bentornati avventurieri dell’Erondar!

Dopo aver debellato La tratta delle schiave, Ian e Gmor tornano in edicola con il numero 33 della serie regolare di Dragonero, impegnati in una missione dura ed estremamente rischiosa!

Convocati dal Generale Jarras, comandante dell’esercito imperiale e vecchio amico di Ian, i due eroi vengono inviati come sostegno ad una forza armata presso i confini dell’impero, incaricata di ripristinare le rotte commerciali interrotte a causa di una piccola armata di orchi comandata da un certo Nhugre, detto il Buio.

Questa è sommariamente la trama de L’ultima difesa, ma la forza di questo numero non è solo nella trama, ma raggiunge il suo apice nella caratterizzazione dei personaggi; Ian e Gmor dovranno affrontare questo delicato incarico accompagnati dai Candaryani, truppe con cui i nostri scout hanno già combattuto assieme qualche numero fa.

Al comando di questi soldati viene posta il capitano Freya Maran, rampolla della famiglia reale di Canfarya; Freya è la classica nobile che presume che il suo lignaggio sia indice della sua capacità, al punto che il suo comando si rivela essere quanto di più nefasto possibile. Il contrasto con Ian è subito palpabile, fin dal primo incontro viene presentata una tensione latente che sfocia in modo palese quando la missione sembra destinata al fallimento; il carattere onesto e schietto di Ian si contrappone con la rigida e ottusa mentalità di Freya, che mal accetta i consigli di qualcuno percepito come inferiore, al punto da sfruttare i propri legami famigliari come arma di vendetta.

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UNA STORIA INTENSA, FATTA DI EPICHE BATTAGLIE E PERSONAGGI AMBIGUI, METTERÀ IAN E GMOR IN UNA SITUAZIONE PERICOLOSA E SENZA VIA DI USCITE!

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Fortunatamente, nell’albo troviamo anche un personaggio già apprezzato dai lettori ai tempi del primo incontro con i Candaryani, il giovane Roney, che da allora ha fatto lentamente carriera, intenzionato a distinguersi in battaglia per poter entrare nell’Accademia Militare; ritrovare dei personaggi come Roney è sempre piacevole, oltre a dare un senso di continuità alla storia della collana, aiuta anche a creare una cerchia di amici per i nostri protagonisti, consentendo agli sceneggiatori di sviluppare delle linee narrative parallele che si incrociano facilmente con la storia principale. Proprio tramite Roney conosceremo gli Elfi del Deserto, che interverranno in aiuto delle truppe imperiali prossime alla sconfitta; tramite il giovane soldato Vietti riesce a farci entrare in un’enclave elfica per assistere ed un emozionate rituale curativo elfico.

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Se in questo Vietti è stato perfetto, la sua maestria nell’imbastire la sceneggiatura traspare anche da come l’autore riesce ad inserire altri aspetti della vita politica dell’Erondar in L’ultima difesa; la potenza della Gilda dei Mercanti viene rappresentata splendidamente, scegliendone come immagine la figura fastidiosa e irritante di Lord Horacio Ghenna. Ghenna è capo della Gilda, e ne incarna perfettamente lo spirito avido e utilitaristico, preferisce sacrificare uomini e vite purché questo faccia progredire gli affari. La sua presenza nel volume aiuta il lettore a identificare un nuovo fulcro di potere all’interno della società dell’Erondar, riuscendo anche a far trasparire come la maggior parte delle posizioni di potere dipendano più da legami di parentela che non da reali capacità.

È un dettaglio che però non sfugge ai soldati, ai livelli inferiori della società; i soldati Candaryani non hanno problemi a seguire Ian quando decide di prendere il comando, riconoscono chi ha il piglio umile e giusto nei confronti delle situazioni, punendo con la propria indifferenza il comandante designato. La scena del confronto decisivo tra Ian e Freya è proprio simbolo di questo equilibrio fra rispetto e merito, con la scelta dei soldati di schierarsi con Ian; in questo rapido scambio appare la bravura di Vietti, in grado di creare un climax di tensione che si dissolve con un colpo di scena (per nulla scontato).

Ma la perizia di Vietti viene accompagnata dal tratto ispirato di Giancarlo Olivares, che realizza alcune tavole semplicemente mozzafiato. Nonostante in L’ultima difesa siano presenti degli intensi primi piani, realizzati benissimo e pieni di emozione, il meglio di Olivares appare nelle tavole delle battaglie; fin dalle prime pagine Olivares mette la propria mano all’opera su scontri intensi, dinamici e crudi, capaci di emozionare il lettore. Anche nelle scene di guerra i dettagli sono tanti, le espressioni di violenta disperazione dei soldati, la loro ferrea determinazione e gli sguardi atterriti arricchiscono le battaglie di un lato umano; anche il duello tra Ian e Nhurge è incredibile, magnetico e pieno di vita!

E lo stesso apprezzamento riservato a Vietti e Olivares va esteso alla copertina di Giuseppe Matteoni, che catapulta il lettore nel vivo della storia già come prende in mano l’albo; le espressioni decise e dure di Ian, Gmor e Roney, le loro posizioni ferme e pronte per il combattimento sono un ottimo biglietto da visita per una storia spettacolare!

Ed essendo sopravvissuto anche a questa battaglia, Ian tornerà il prossimo 10 marzo con il suo trentaquattresimo albo, quando assieme e Myrva dovrà affrontare Il ritorno di Zehfir!

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• USCITA: 09.02.2016
• SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Stefano Vietti
• DISEGNI: Giancoarlo Olivares
• COPERTINA: Giuseppe Matteoni
• CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore

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