Anno 117, ultimo nato di casa Ubisoft, segna un ritorno della serie Anno a un’ambientazione antica: per la prima volta il giocatore viene calato nell’epoca dell’Impero romano, assumendo il ruolo di un governatore romano che gestisce città, province, risorse e culture. Le piattaforme supportate sono PC, PS5 e Xbox Series X|S.
Il cuore del gioco è la costruzione e la gestione di città nelle varie isole: pianificare insediamenti, infrastrutture, catene di produzione, commercio, espansione. Ad esempio, ogni provincia ha caratteristiche ambientali e risorse uniche (Latium, Albion) e questo influisce sulle strategie. Una novità molto interessante è la possibilità di scegliere tra due vie culturali: quella romana e quella celtica, che incidono sull’evoluzione delle province.
Tra le altre meccaniche interessanti troviamo: l’impatto del posizionamento degli edifici, che non serve solo “mettere tutto e basta” ma considerare zone di influenza. Le tanto controverse costruzioni in diagonale che danno oggettivamente più libertà estetica nella pianificazione urbana. E forse la novità piu grande per la serie ovvero le truppe di terra. Una feature molto semplice ma che aggiunge grande spessore al gioco. In generale, se già si è abituati ai city-builders della serie Anno o a giochi di gestione strategica, si troverà un’esperienza familiare ma molto arricchita.
Rispetto al precedente grande capitolo della serie, Anno 1800, Anno 117 si sposta indietro nel tempo e cambia ambientazione, mantenendo però molte delle meccaniche gestionali che hanno caratterizzato il penultimo titolo. Questo cambiamento è significativo perché risponde a una richiesta dei fan di vedere una versione “antica” della serie: la Roma imperiale costituisce un setting molto richiesto.
Dal punto di vista tecnico offre una componente visiva convincente, con ambienti storicamente dettagliati e un motore grafico che dà vita alle strade e agli insediamenti con grande cura stilistica. Tuttavia emergono alcune criticità: ad esempio, lo Steam Deck fatica a mantenere prestazioni fluide e offre un supporto al controller che molti giudicano ancora migliorabile. In termini di interfaccia e usabilità, il gioco mostra dei miglioramenti tangibili (migliore accessibilità, semplificazione delle catene produttive) rispetto ai suoi predecessori, ma alcuni recensori segnalano che l’approccio è talvolta troppo “console-oriented” per il pubblico PC, con menu e UI che potrebbero risultare meno ottimizzati.
Al lancio, Anno 117: Pax Romana appare come un’esperienza solida ma con contenuti iniziali che risultano piuttosto moderati: le regioni giocabili, le catene produttive e le meccaniche principali sono ben realizzate, tuttavia è evidente una mancanza di varietà nelle province, nei tipi di civiltà controllabili e nelle modalità narrative rispetto ad altri titoli del genere. Questo limite viene comunque bilanciato da una roadmap post-lancio già annunciata. Perciò, sebbene la quantità di contenuti presenti fin da subito possa lasciare con “voglia di più”, c’è una ragionevole speranza che il supporto futuro arricchisca significativamente il gioco nel corso del primo anno.
Tirando le somme “Anno 117: Pax Romana” si presenta al mondo come un titolo convincente per gli appassionati di city-builder e strategia gestionale, specialmente per chi ha una predilezione per l’antichità. Rappresenta uno dei migliori esponenti della serie Anno fino ad oggi, grazie a un mix di ambientazione forte, profondità gestionale e qualità visiva. Se però siete alla ricerca di un’esperienza narrativa intensa o di un titolo leggerissimo per ritagli di tempo, potrebbe risultare un po’ densa o richiedere più impegno.