Nell’ultimo anno abbiamo sentito molto parlare di giochi di ruolo dove puoi plasmare il mondo, e le storie che lo compongono. In particolare molte persone hanno conosciuto di recente la definizione di CRPG, ovvero, Computer Role Playing Games. Capostipite assoluto del genere è, ovviamente, Baldur’s Gate 3, il GOTY del 2023, cliccate qui per approfondire di più. In questo contesto videoludico dove gli RPG, mai come oggi, hanno riacquisito una forte valenza, sono nati parecchi giochi che seguono questo trend. Unforetold: Witchstone nasce, e purtroppo, muore in questo contesto temporale appena descritto. Recensiremo il gioco ma vi avvisiamo che purtroppo la casa di sviluppo ha deciso di sospendere gli aggiornamenti del progetto. Nonostante questo il gioco ha una sua storia, funziona e si può completare. Perciò se la recensione vi piace, vi consigliamo comunque di acquistarlo perché il gioco c’è e fa il suo dovere, non con qualche difetto chiaramente.
Fatta questa premessa andiamo ad esplorare il gioco. Come ogni classico CRPG si inizia creando il proprio personaggio. La customizzazione è limitata ma efficace, l’editor del personaggio è molto semplice ma non punta tanto sulle personalizzazioni estetiche quanto su quelle “caratteriali”. Possiamo decidere quale sarà la razza del nostro personaggio, la classe, e come spendere e distribuire i punti abilità. Le razze sono umani, nani ed elfi ed ognuna di esse ha delle sottorazze per esempio alti elfi, elfi silvani ecc. Avremo una scelta vastissima di classi e sotto classi. Per esempio se si sceglie di creare un personaggio che ha poteri magici abbiamo un ampio ventaglio di opzioni tra mago elementale, necromante, stregone, ecc. Così potremo adattare il nostro personaggio allo stile di gioco che più ci aggrada, scegliendo tra guerriero, tank, healer, paladino, ranger, ladro ecc.
Insomma abbiamo a disposizione tantissime combinazioni di classi e razze, ognuna con i suoi punti di forza e debolezze. A disposizione avremo tantissimi oggetti, armature, armi, che troveremo nel mondo. Anche il ventaglio di abilità è molto ampio, anche se molto classico e questo non vuol dire che è un male. Insomma Unforetold: Witchstone vuole prendere tutti gli elementi classici dei CRPG e rimaneggiarli con cura per ottenere un gameplay classico ma che porta alcuni elementi di novità. Questo novità nello specifico le possiamo trovare nei vari capitoli della storia che andremo a vivere. Il nostro personaggio sbarcherà nel mondo di Kalsundia, diviso e distrutto da una guerra tra gli Avondus e l’impero Nethick. Morte e distruzione sono calate su questa terra un tempo fiorente. Percepiamo la decadenza e il degrato parlando con gli npc nella mappa e vedendo le condizioni in cui vivono. Le ambientazioni sono molto belle, ogni capitolo è diviso in varie mappe esplorabili. Non sono molto grandi le mappe e questo permette di gustarsi per bene tutti i dettagli. Gli npc forse avrebbero potuto darci più spunti di dialogo, molti diranno le stesse frasi, ma da uno studio indie non ci saremmo aspettati profondità anche in questo.
Il mondo di Kalsundia è vivo, e le nostre decisioni cambieranno la faccia del regno e saremo noi a poter determinare e plasmare il futuro di questa terra. Dopo un primo tutorial dove scopriremo le meccaniche di gioco ogni capitolo ci vedrà a dover scegliere chi appoggiare, l’impero, i ribelli, gli Avondus. Questo porterà a forti cambiamenti man mano che si andrà avanti con la storia. Le nostre azioni possono influenzare tutti. Avremo la possibilità di reclutare i personaggi che incontreremo lungo le nostre avventure, praticamente non abbiamo limiti. Potremo reclutare npc poverini e derelitti, guardie imperiali, ma solo se abbiamo la giusta influenza sul mondo oppure veri e propri eroi che saranno ben equipaggiati e pronti ad abbracciare la nostra crociata.
C’è tanto cuore in Unforetold: Witchstone, le missioni non sono vere e proprie quest, poiché molte sono secondarie e difatti non troveremo la parola “quest” ad indicarcele ma “opportunità”. Avremo parecchia libertà anche se saremo pilotati capitolo dopo capitolo, la cosa bella è che ogni scelta importante che faremo determinerà il nostro allineamento (buono o cattivo e le varie sfumature) e il contesto di trasformazione di Kalsundia.
Non è privo di difetti, chiaramente, l’interfaccia potrebbe migliorare notevolmente, è un po’ scomodo navigarla e capire come e dove azionare alcune funzioni. Gli npc, come detto in precedenza, potrebbero essere più reattivi. Ma nonostante questo lo studio indie Spearhead Games ha fatto un ottimo lavoro e ci dispiace della chiusura del progetto. Gli auguriamo di riprendersi dalla perdita finanziaria e di tornare più forti di prima.