WARHAMMER 40K: DEATHWATCH

19 Nov 2015

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WARHAMMER 40K DEATHWATCH: GLI XENO HANNO LE ORE CONTATE

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L’avanzata delle truppe di Space Marine sui nostri monitor sembra non aver mai fine!

Sono ormai parecchi i titoli ispirati al mondo della creatura di Games Workshop, eppure il catalogo della piattaforma di Steam sembra arricchirsi continuamente con nuovi prodotti del franchise.

Uno degli ultimi titoli usciti in ordine di tempo è Deathwatch, ispirato ad uno delle squadre di Space Marine più letali del bellicoso universo del 41esimo millennio.

All’interno dell’Impero dell’Uomo operano molte organizzazioni segrete, ma di certo la più misteriosa e spietata è l’Inquisizione; questa agenzia si dedica alla caccia di eretici e alieni, cercando di eliminare i nemici dell’Imperium in modo definitivo.

Uno dei tre rami dell’Inquisizione è l’Ordo Xenos, cui prerogativa è scovare ed estirpare la presenza di razze aliene, proteggendo il dominio dell’umanità; per meglio adempiere a questo compito è stata istituita una speciale task force composta da alcuni tra i più valorosi e capaci combattenti degli Space Marine. Da questo presupposto nasce la Deathwatch, team di Adeptus Astartes composto da guerrieri provenienti da diversi Capitoli, ma legati fra loro non solo per lo scopo ma per una sorta di fraterna rivalità.

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SE C’E’ UN ALIENO CHI CHIAMERAI? MA LA DEATHWATCH OVVIAMENTE!

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Data l’importanza della Deathwatch all’interno dell’ambientazione di Warhammer 40k, i ragazzi di Rodeo Games hanno pensato che fosse giusto dedicare un gioco alla temeraria squadra di Space Marines.

Stando alla storia alla base del gioco, la nostra squadra è stata inviata in un settore minacciato da una flotta alveare dei Tiranidi. Come potete ben immaginare, toccherà a noi guidare il nostro team in una serie di missioni che hanno lo scopo di fermare l’invasione aliena… magari riportando tutti a casa sani e salvi!

Parlando di battaglie in ambienti ristretti come le navi alveari, i programmatori hanno optato per una gioco tattico a turni; ad onor del vero, non è la prima volta che abbiamo a che fare con un gioco di Warhammer 40k con questa idea di gameplay (ci riferiamo a Space Hulk e Space Hulk Ascension). Come potete ben intuire, in ogni missione che affronteremo avremo degli obiettivi da raggiungere che ci consentiranno di perseguire il nostro scopo principale, ovvero fermare l’invasione; per poter compiere il nostro dovere avremo a disposizione diversi tipologie di soldati, in modo da poter creare sempre nuove strategie e variare l’approccio dei nostri combattimenti.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”I pallini accanto alle miniature indicano i PA disponibili, mentre il cerchio ci avvisa della nostra salute calante
” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”10924″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Ogni Capitolo ha una propria prerogativa ed uno stile di combattimento che viene riproposto anche in Deathwatch. Questo ci mette in condizione di poter avere soldati votati alla lotta corpo a corpo da poter schierare in prima linea, oppure membri del team mortali nel combattimento a distanza; ognuna di questa diverse modalità ha la sua funzione nel gioco, e se ben sfruttata riesce a dare un senso di selvaggio realismo al gameplay. Nelle missioni che abbiamo provato il diverso utilizzo dei nostri Space Marines ha offerto un divertimento vario e che ci ha consentito di poter improvvisare nuove strategie in modo da ottenere il massimo dalla nostra squadra.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”La nostra squadra si prepara a respingere gli odiati Xenos. Per l’Imperatore!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”10925″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Ovviamente un soldato che deve compiere missioni al limite dell’impossibile ha diritto ad aver un arsenale di tutto rispetto.

Per questo motivo al termine di ogni incarico otterremo dei punti esperienza, che potranno esser spesi sia per potenziare i tratti essenziali dei nostri soldati (punti ferita, precisione nell’uso delle armi e percentuale di colpo critico) sia per sbloccare nuove abilità, anche se per quest’ultima scelta si parla di un investimento molto più sostanzioso. Data la scarsità di punti xp disponibili ogni scelta dovrà essere fatta con molta attenzione, soprattutto pensando a come intendiamo usare ogni soldato. Per fare un esempio, non ha molto senso dare un maggior punteggio nella mira ad uno Space Marine che utilizzeremo per il combattimento corpo a corpo, non trovate?

Deatwatch asseconda il nostro spirito bellicoso anche con armi nuove che potranno renderci ancora più letali; per poter creare un arsenale di tutto rispetto, il gioco ci ricompensa con una sorta di moneta che potremo spendere sia per nuove armi che per nuovi membri della nostra squadra.

I soldati gioveranno parecchio da queste attenzioni, specialmente quando avremo a disposizione i veterani, combattenti formidabili e piuttosto rari.

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LA POSSIBILITA’ DI POTER DECIDERE LA PROPRIA SQUADRA MISSIONE DOPO MISSIONE CI AIUTA A VARIARE ANCHE L’APPROCCIO TATTICO DELLA NOSTRA AVVENTURA

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Ma in tutto questo parlare di soldati e tattiche, siamo sicuri che il gameplay sia all’altezza?

Rodeo Games ha fatto bene i suoi compiti, su questo possiamo stare tranquilli!

Deathwatch offre un’esperienza tattica a turni ben congegniata e fluida; non ci troviamo davanti ad un capolavoro del genere o ad una fonte di innovazione, ma il sistema di gioco riesce a comunque a coinvolgere il giocatore. Durante i nostri turni avremo a disposizione un tot di punti azione che potremo impiegare per muoverci, sparare o metterci in difesa; se questa scelta mantiene una certa continuità con prodotti affini, si distingue nel non permettere di accumulare i punti non spesi in un turno con quelli a disposizione nella sessione seguente.

Forse il peso dei PA non spesi è una pecca del gioco, visto che a volte le nostre strategie ci costringono a non utilizzare tutti i punti disponibili, mentre a volte avremmo bisogno di qualche altro punticino; questo limite a volte ci costringe ad usare una strategia conservativa, per evitare il rischio di trovarci circondati e venire sopraffatti.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Se devi fare un massacro grande, ci vuole un’arma grande!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”11009″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Il team di sviluppo ha optato per la quarta versione dell’Unreal Engine per muovere il proprio gioco, il che si rivela una scelta azzeccata; il motore grafico consente a Deathwatch di offrire degli effetti speciali in linea con l’atmosfera iper-violenta dell’ambientazione. Attenzione a non aspettarsi chissà quale livello di dettaglio ultra realistico o esplosioni da blockbuster: l’Unreal Engine fa il suo lavoro in modo ottimo ma non si prodiga più del dovuto.

Altro discorso invece per il comparto audio, un vero preziosismo per quanto riguarda l’atmosfera che riesce a generare. Non solo i suoni dell’ambiente sono in linea con il contesto narrativo, ma i dialoghi e le battute dei nostri guerrieri ricalcano fedelmente il clima di fraterna rivalità che è alla base dell’origine della Deathwatch; per gli appassionati di Warhammer 40k è un vero preziosimo, mentre per i neofiti delle avventure degli Space Marine è l’occasione per conoscere meglio questo universo appassionante.

Va precisato che mentre l’audio rimane in inglese, i testi sono tutti ottimamente tradotti nella nostra lingua.

Deathwatch è un buon titolo strategico che cerca di giocare più sulla leva emotiva dell’ambientazione che non su una grafica strepitosa o un gameplay innovativo; nonostante sia l’ennesimo prodotto ispirato alla produzione di Games Workshop e presenti un sistema di gioco ampiamente sfruttato, il gioco di Rodeo Games merita di essere considerato per il lavoro più che dignitoso svolto dalla software house, che si è dimostrata in grado di mantenere intatto il fascino degli Space Marine e della loro caccia agli alieni.

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  • RILASCIATO: 16.10.2015
  • GENERE: gdr/strategia
  • SVILUPPATORE:Rodeo Games
  • PUBLISHER: Rodeo Games

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