Siamo onesti, lo abbiamo atteso da quando lo hanno annunciato, e finalmente Giorni Oscuri è arrivato. Per il suo 25esimo compleanno, Nathan Never ha scelto di regalare ai suoi fedeli lettori la miniserie in 6 parti Anno Zero, un ritorno alle origini che può essere anche un ideale punto di partenza per nuovi lettori.
Ad essere onesti, ho sempre avuto paura delle retcon, queste serie in cui si decide di riscrivere le origini di un personaggio con rivelazioni a sorpresa, che spesso ledono la credibilità del personaggio stesso (pensate al recente Hail, Hydra di Cap o alle nuove origini dei fratelli Maximoff), ma la scelta di mettere al timone di questa avventura Bepi Vigna, uno dei tre papà di Nathan, è una garanzia!
E Giorni Oscuri, il primo numero di questa miniserie, è l’inizio di un viaggio stupefacente!
Conosciamo Nathan come giovane poliziotto in servizio presso la polizia metropolitana, affiancato dal collega Tom Fredericks. Per chi conosce il mito di Nathan Never, questa storia ripresenta tutte le caratteristiche che abbiamo trovato in storie come L’abisso delle memorie, con la presenza di tutte le figure chiave del passato di Nathan. La novità di Giorni Oscuri è che ciò che pensiamo di conoscere non è esattamente tutta la verità; pensateci, quante volte parlando con un amico, confidando un ricordo del vostro passato remoto, date un rapido scorcio del vostro vissuto senza dire ogni dettaglio? Immaginate che fin’ora Nathan non abbia rivelato pienamente la sua storia con Ned Mace, Sara e Laura, senza chiedervi il perchè, ma siate lieti che ora finalmente riusciamo a scoprire la verità nascosta nelle nebbie della memoria.
Sfogliando Giorni Oscuri ritroviamo un Nathan che pur non avendo ancora vissuto i suoi momenti peggiori sta avvicinandosi al suo punto di rottura, ma che ha già in se i semi della personalità che conosciamo; il pericolo che il personaggio venisse stravolto è stato scongiurato, anzi Vigna è riuscito a creare una storia in cui i tormenti del nostro Nathan abbiano una radice ancora più salda e profonda, ci apre rivelazioni che si integrano (potenzialmente, è ancora il primo numero) nella storia di Nathan.
UNA MINISERIE CHE FINALMENTE SVELA TUTTO SUL PASSATO DI NATHAN E L’INZIO DEL MITO DELL’AGENTE ALFA! GIORNI OSCURI, IL PRIMO TASSELLO DI UN MOSAICO CHE CAMBIA IL MONDO DI NATHAN NEVER!
E Vigna non risparmia certo i colpi di scena! L’ingresso di un personaggio focale nella vita di Nathan proprio a questo punto della sua esistenza è stato un bel colpo, il mettere il lettore dopo tanti anni di certezze di fronte a una nuova verità, forse la verità richiede coraggio, ma anche una capacità narrativa di alta caratura, e Vigna dimostra entrambe! La scelta di alcune scene (come l’incontro tra Laura e Sara) sono pura energia, snodi di una vita che sembra prendere consistenza dinnanzi a noi, che pur conoscendola abbiamo l’impressione di vederla per la prima volta; un conto è sapere una storia, ma vederla accadere, essere presente nei momenti salienti è un’esperienza totalmente nuova, coinvolgente e totale.
E se per la storia di Anno Zero la trama la scrive uno dei padri di Nathan, per disegnarla serve uno dei disegnatori che hanno reso al meglio la figura di Nathan sulle pagine degli albi: Roberto de Angelis.
Tessere le lodi di un simile artista è superfluo, il suo tratto è una delle icone di Nathan Never. Eppure in Giorni Oscuri de Angelis sembra tirare fuori dalle sue matite una nuova forza, una vena creativa che spinge l’albo con una carica incredibile. Atmosfere da noir che si alternano a poliziesco, una piena incarnazione dei sentimenti e delle angosce nei volti dei personaggi, una totale empatia che si riversa sul lettore; nelle scene iniziali sotto una pioggia scrosciante, i giochi di inquadrature e la vista con cui i personaggi si muovono con naturalezza riescono quasi a farci sentire il ticchettio della pioggia intorno a noi. E sempre de Angelis realizza la copertina, in cui l’immagine della famiglia Never felice e serena sembra alludere a una storia dai toni più sereni rispetto all’intenso dramma che ci attende nelle pagine dell’albo.